Tutto quello che c’è da sapere sui vaccini, in pillole

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Foto di torstensimon da Pixabay

Come funzionano i vaccini anti-covid? Sono sicuri ed efficaci rispetto alle nuove varianti del coronavirus?Sono le domande che ci poniamo quotidianamente. Risponde in pillole Michele Conversano, esperto di sanità pubblica e presidente dell’Alleanza per l’invecchiamento attivo HappyAgeing. 

Nella prima pillola video realizzata dallo Spi Cgil, a cui faranno seguito altre puntate, il dottor Michele Conversano parla dei meccanismi di funzionamento dei vaccini attualmente approvati e di quelli in via di approvazione e dei loro livelli di efficacia.

«Il funzionamento dei vaccini Pfizer-BionTech e Moderna – spiega Conversano – è molto simile ed è basato sull’uso innovativo dell’Rna messaggero (mRna). Si tratta di una molecola che, una volta iniettata nel nostro organismo, “insegna” alle cellule a formare e riconoscere la proteina Spike, presente sulla superficie del coronavirus. In questo modo il nostro sistema immunitario è in grado di identificare la presenza del virus come estranea e di produrre anticorpi in grado di distruggerlo».

I due vaccini Pfizer e Moderna hanno bisogno di una seconda dose, che viene iniettata rispettivamente a distanza di 21 e 28 giorni, dopo di che si acquisisce l’immunità rispetto al virus. 

«Questi due vaccini hanno un’efficacia altissima, superiore al 90 per cento, ma hanno un difetto: l’estrema labilità che impone una conservazione a temperature bassissime (-80 per Pfizer e -20 per Moderna) e il mantenimento della “catena del freddo”».

Il terzo vaccino è quello AstraZeneca: «Ha una differenza sostanziale – osserva Conversano – perché l’Rna messaggero è contenuto all’interno di un adenovirus (innocuo per la salute umana). Il vettore virale lo rende più stabile ma ne riduce l’efficacia, che è comunque di ottimo livello (oltre il 60 per cento). Da valutare con studi più approfonditi, se questo vaccino può essere adattato a una popolazione più anziana».