Approfondimenti, reportage, storie, racconti, analisi, informazioni utili su salute, consumi, risparmio, benessere, alimentazione, pensioni. LiberEtà è tutto questo e molto altro ancora.
LiberEtà è il mensile del sindacato dei pensionati della Cgil che viene distribuito in tutta Italia – e anche all’estero – a circa 130 mila famiglie. Un mensile di 96 pagine che affronta temi politici, sociali, economici, culturali in modo divulgativo e accessibile a tutti.
LiberEtà è uno spazio di democrazia e di uguaglianza, di giustizia e diritti. Uno spazio in cui ciò che conta di più è la possibilità di leggere la realtà in modo chiaro, oggettivo. Uno spazio in cui non ci sono fake news, bufale, falsi allarmismi, paure infondate.
LiberEtà vuole essere una comunità solidale che crede nella necessità di fare corretta informazione, nel bisogno, dei cittadini, di avere a disposizione degli strumenti di interpretazione e di comprensione della realtà all’altezza della complessità del nostro mondo.
Quella di LiberEtà è una voce non omologata. Un punto di vista diverso rispetto a ciò che accade nel nostro paese. Un’informazione pensata soprattutto per la terza età ma che in realtà può fare la differenza anche per chi in pensione non ci è ancora andato. Perché le analisi, gli approfondimenti, i punti di vista offerti sono sempre fuori dal coro della comunicazione principale. L’intento di LiberEtà è quello di leggere la realtà e restituirla in modo chiaro a tutti i lettori. Non solo fornendo informazioni pratiche sulla più stringente attualità politica. Non solo attraverso le informazioni di servizio sulle pensioni, in primis, ma anche sui consumi, sul risparmio, su tutto ciò che incide concretamente sulla nostra qualità della vita. Ma anche attraverso consigli pratici, indicazioni utili su tutto ciò che può farci vivere bene: cibo, salute, benessere, medicina. E poi c’è la cultura, i libri, i nostri focus sulla storia del nostro paese. Ci sono le attività legate al tempo libero, che è un tempo prezioso, soprattutto se si va avanti con gli anni.
Un’informazione a tutto tondo per essere, in una parola, cittadini consapevoli, liberi, aperti, sempre al passo con i tempi. E poi c’è la memoria, un patrimonio per noi fondamentale, fatto delle storie di donne e uomini che hanno fatto la Storia del nostro paese, battendosi per i diritti, di tutti.
LiberEtà nasce con il nome “Il pensionato d’Italia” nel 1951 da un’intuizione del segretario generale della Cgil Giuseppe Di Vittorio che, appena nata la Federazione dei pensionati italiani, volle dare vita a un giornale di informazione per gli ex lavoratori e le ex lavoratrici della Cgil. Nel corso del tempo ha subìto molte trasformazioni, rispecchiando l’evoluzione dei tempi. Diventa LiberEtà nel giugno del 1990.
LiberEtà è anche un luogo in cui la partecipazione dei lettori viene incentivata sempre. A partire dal Premio Letterario che LiberEtà promuove da ventidue anni in collaborazione con l’Archivio diaristico di Pieve Santo Stefano. Ma c’è anche il concorso di cortometraggi Spi Stories rivolto ai più giovani. E poi c’è la ricca comunità dei Liberattivi, ovvero i diffusori del giornale, che lavorano quotianamente per promuovere il mensile e a diffonderlo sul territorio. Ogni anno LiberEtà premia un gruppo di circa settanta Liberattivi, suddivisi per regione, per il lavoro svolto e l’impegno nel far crescere sempre di più la nostra comunità.
LiberEtà non è acquistabile in edicola ma solo in abbonamento a soli 15 euro per un anno intero. Ci si può abbonare on line oppure versando 15 euro sul c/c postale n.23020001, intestato a LiberEtà, Via dei Frentani 4/a, 00185 Roma, specificando con chiarezza recapiti e causale.
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