Descrizione
ESAURITO
Concordia sulla Secchia, Comune in provincia di Modena ai confini con la Lombardia, è il luogo in cui si dipana il racconto di Rino Anderlini. Lungo il Secchia, nei fossi d’acqua, sulle rive dei canali, la vita della gente povera è la solita vita fatta di sacrifici e acrobazie per conquistarsi il pane. L’acqua, amica-nemica, vi svolge un ruolo importante, è l’acqua che dà vita alle erbe palustri che creano lavoro, che procurano sopravvivenza, è l’acqua che si porta via in una notte la fatica di un’intera famiglia: «Lavoro duro, dal mattino presto, alle 5, sotto la rugiada delle palustri che ti cadeva sulla testa e nel fango, dove restavi per ore e ore, tagliavi quell’erba… Mi ricordo che andavamo a Barbasso da Fossa, io e mio padre su una sola bicicletta da uomo e mia sorella con una vecchia, da donna, si mangiava quello che si poteva, si lavorava molto e si riposava male».
Questo libro porta l’impronta di tante cose: di legami familiari, di coerenza e di rettitudine, pur nelle durezze delle varie situazioni. Soprattutto, dell’impegno e della cura nel transitare lungo il corso della vita senza far del male agli altri. Anzi, gli altri, per Rino, vengono sempre prima dei suoi interessi, dei suoi sogni e desideri, facciano essi parte della famiglia o no. Il bello è che lui non sembra rendersene conto, non si lamenta mai e va avanti dritto, a testa alta, non importa se quella non è precisamente la vita che vorrebbe.
Rino ritiene i propri comportamenti “normali” e come tali li descrive, con naturale e “normale” partecipazione alle attività e agli impegni sociali oltre che alla vita e agli affetti familiari. Personaggio singolare Rino Anderlini, privo com’è di presunzione anche se non fa mancare qua e là nel testo qualche notazione che denota uno spiccato senso critico. Un racconto semplice, lineare, di chi segue le tortuosità della vita e le difficoltà della storia con grande serenità di giudizio.
Rino Anderlini ha partecipato al premio LiberEtà 2008.
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