I giudici si sono pronunciati sulle violenze avvenute all’interno della casa famiglia per anziani “Villa Alba” di Parma. Maria Teresa Neri è stata condannata a 4 anni e 4 mesi, Caterina Neri e Concetta Elia sono state condannate entrambe a 4 anni e 6 mesi.
I pensionati Cgil di Parma si sono costituiti parte civile contro gli autori dei maltrattamenti. Un atto dovuto, in rappresentanza di migliaia di pensionati di Parma, per stare dalla parte delle persone più fragili che hanno subito violenze.
«Quella di oggi è una sentenza importante. – commentano Paolo Bertoletti e Bruno Pizzica, segretari generali, rispettivamente, dello Spi Cgil di Parma e dell’Emilia Romagna. – Abbiamo sempre confidato nel lavoro della giustizia, che, insieme alle forze dell’ordine, ha portato alla luce situazioni di maltrattamenti inconcepibili. La violenza perpetrata contro chi non può difendersi, che siano anziani o bambini, è la più terribile. Dobbiamo impegnare ogni nostra energia perché non si ripetano più maltrattamenti come quelli che sono accaduti nel nostro territorio».
Una battaglia per la dignità che va avanti da tempo. Non a caso la Cgil, insieme a Cisl e Uil, ha firmato un protocollo per creare una “white list” delle Case famiglie, con regole, impegni specifici sulla qualità del servizio da parte dei gestori, e un numero verde per le segnalazioni.
«Questa è una battaglia che appartiene a tutti -hanno commentato i due segretari dei pensionati Cgil – e che serve anche per tutelare i tantissimi operatori e le strutture per anziani che lavorano con professionalità e umanità».