Si sono chiuse le iscrizioni alla sesta edizione del nostro concorso di cortometraggi Spi Stories. Quest’anno avevamo scelto un titolo eloquente: Global? Sì, con il punto interrogativo. Perché la globalizzazione forse si sta sgonfiando o, quanto meno, si stanno definendo nuovi scenari destinati a cambiare significativamente gli equilibri mondiali.
Abbiamo chiesto a giovani e meno giovani di inviarci la propria storia, raccontata attraverso l’occhio della telecamera. Tantissimi i partecipanti, da tutto il mondo. Più di 400 cortometraggi pervenuti. Italia, India, Spagna, Stati Uniti, Iraq, Iran, Gran Bretagna, Brasile, Turchia, Russia, Australia, Germania, Francia, Canada. E ancora, Portogallo, Argentina, Messico, grecia, Polonia, Malta, Indonesia, Cile, Filippine, Bangladesh, Cina, Giappone, Austria, Egitto. Ma anche Croazia, Uganda, Armenia, Norvegia, Nigeria, Marocco. Ma la lista non finisce qui. Tante, tantissime le nazionalità di provenienza dei partecipanti, a conferma non solo che il nostro Premio è in grado di varcare i confini nazionali, ma che c’è anche tanta voglia di raccontare, tanta voglia di esprimersi attraverso il cinema.
I cortometraggi saranno ora oggetto di una preselezione. Successivamente una giuria tecnica valuterà i migliori e decreterà i vincitori. Il primo classificato vincerà tremila euro. Il secondo e terzo invece si aggiudicheranno una telecamera GoPro.
Il premio Spi Stories registra una sempre maggiore partecipazione, anno dopo anno. Lo scorso anno aveva vinto la turca Merve Cirisoglu Cotur con The Box. Merve Cirisoglu è illustratrice, animatrice e designer, premiata “per la capacità – queste le motivazioni della giuria – di raccontare con gli occhi di un bambino e del suo amico felino il dramma e la follia di una guerra (il conflitto siriano) che insanguina una periferia del mondo”. Al secondo posto ex equo Califà di Mario Bonaventura e Curzio Torresi e Ferruccio di Stefano De Felici.
Vi teniamo aggiornati.