Descrizione
Tre narrazioni brevi, ma parimenti autentiche; eppure, gli scenari che ne costituiscono lo sfondo non potrebbero essere più diversi e lontani, nel tempo e nello spazio. Ecco a voi i racconti del Premio LiberEtà 2015.
Quanto dista una capanna fra i boschi della Sila greca da una tenda nel deserto del Saharawi? E cosa accomuna l’una e l’altra ai reticolati di una trincea scavata un secolo fa per combattere una guerra feroce (l’“inutile strage” la definì il Pontefice del tempo) nel cuore dell’Europa della Belle Epoque? Difficile rispondere. Eppure, nessuna di queste situazioni ci è estra- nea. Forse questa pubblicazione collettiva riuscirà a spiegare che la memoria è, per ciascuno di noi, non soltanto un viaggio a ritroso nelle proprie espe- rienze di vita, bensì gli occhi per guardare al mondo con la volontà di com- prenderlo in tutte le sue contraddizioni, anche leggendo le tracce lasciate da altri. Ciascuno ha una capanna in cui rifugiarsi con i propri affetti; nessuno può illudersi di bastare a se stesso; tutti sanno cosa siano sofferenza e smar- rimento. Entro questo spazio si svolge la vita; ogni vita.
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