Un lascito è per sempre … e per tutti

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«Certi amori non finiscono» cantava Antonello Venditti, e talvolta è così, letteralmente: tante sono state le coppie che un generoso testamento ha mantenuto unite anche dopo la dipartita di uno dei due partner. Ma anche un lascito solidale è un gesto di grande amore che permette, a chi lo fa e a chi ne beneficia, di rimanere indissolubilmente uniti attraverso un nuovo progetto di vita.

Scegliere di fare un testamento solidale, spiegano al Comitato Testamento Solidale di cui fanno parte ventidue organizzazioni no profit, «significa contribuire a costruire un mondo in cui i bambini possano crescere sani e avere il diritto allo studio; un mondo che si prenda cura di chi è malato e in cui la ricerca possa contribuire a sconfiggere malattie disabilitanti o mortali; un mondo in cui la cultura sia patrimonio collettivo; un mondo di diritti e dignità per tutte le persone; un mondo più sostenibile per tutti dove poter piantare il seme del futuro».

Come testimoniano le associazioni del Comitato Testamento Solidale, sono soprattutto migliaia di persone “comuni” che, optando per questa scelta, hanno fatto e continuano a fare la differenza. «Essere generosi non è una questione di tasche ma di cuore, dice un vecchio adagio. Saggezza popolare che si addice perfettamente al lascito solidale – spiega Rossano Bartoli portavoce del Comitato e presidente della Lega del Filo d’Oro –. In base a un’indagine Gfk Eurisko, sappiamo che circa la metà dei lasciti è sotto i ventimila euro, un quarto ammonta a una cifra tra ventimila e cinquantamila euro e il restante quarto supera i cinquantamila euro. Il bello, in una fase storica così complessa e difficile, è che la pandemia da Covid-19 ha accentuato questa predisposizione».

In effetti, secondo la ricerca “Gli italiani e la solidarietà dopo il Coronavirus” condotta a fine giugno 2020 da Walden Lab, tra gli over 50, l’11% dichiara di aver pensato a un lascito solidale in seguito all’emergenza Covid-19; due su dieci hanno fatto o sono propensi a fare un lascito solidale in favore di un’organizzazione non profit, un totale di circa cinque milioni e mezzo di persone: quasi il triplo rispetto al 2013. Il Comitato, nato nel 2013 proprio per diffondere la cultura del lascito solidale in Italia, è stato fra gli artefici di un cambiamento che, secondo gli esperti, proseguirà nei prossimi anni, assecondando e incoraggiando attraverso una costante opera di informazione e sensibilizzazione i profondi mutamenti sociali, economici, perfino psicologici che hanno investito negli ultimi anni il nostro paese e si sono accentuati dopo lo scoppio della pandemia a inizio 2020.

Tra le organizzazioni che fanno parte del Comitato Testamento Solidale ci sono: ActionAid, Ail, Aism, Fondazione Don Gnocchi, Lega del Filo d’Oro, Save the Children, Associazione Luca Coscioni, Aiuto alla chiesa che soffre Onlus, Amnesty International, Amref, Cbm, Greenpeace, Istituto Pasteur Italia, Fondazione Cenci Bolognetti, Operation Smile Italia Onlus, Fondazione Telethon, Fondazione Umberto Veronesi, Mission Bambini, Progetto Arca, Unicef, Università Campus Bio-Medico di Roma, Uici e Vidas.

Per tutte le informazioni: www.testamentosolidale.org