Le telefonate che a ogni ora del giorno propongono offerte commerciali potrebbero avere il destino segnato. Ad arginarle c’è infatti una legge. Ma potrà funzionare? Le associazioni dei consumatori nutrono forti dubbi. Vediamo perché.
Anche i cellulari nel registro delle opposizioni. La legge interviene, migliorandolo, sul registro delle opposizioni, ossia l’elenco che dovrebbe mettere al riparo il nostro numero dalle telefonate commerciali. Attivo già da molti anni, questo registro non ha mai davvero funzionato per alcune pecche di fondo, in parte, sanate da questa legge. Innanzitutto grazie alla nuova norma potranno essere iscritti anche i numeri dei cellulari e quelli fissi riservati (non presenti negli elenchi telefonici) che prima erano esclusi. Si tratta di una novità importante visto che queste limitazioni rendevano impossibile tutelare la maggior parte dei numeri, un bacino di 117 milioni di utenze (tra fissi e mobili) che di fatto restavano fuori.
Azzeramento dei consensi precedenti. Altra novità importante che potrà rivitalizzare il registro è che, una volta iscritti, saranno automaticamente annullati tutti i consensi concessi dall’utente in precedenza, come ad esempio, le autorizzazioni all’uso del numero telefonico per finalità commerciali date, magari per disattenzione, al momento della sottoscrizione di una carta fedeltà di un negozio o di un supermercato. La questione del consenso carpito era uno dei problemi principali della normativa precedente perché se per caso si era data l’autorizzazione era poi difficilissimo riuscire a negarla successivamente e i call center potevano chiamare il numero in ogni caso, anche se riservato o iscritto al registro. In questo modo l’iscrizione al registro dovrebbe fare tabula rasa di tutti gli eventuali consensi.
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