Spi Stories con il David di Donatello Phaim Bhuiyan

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Ottocento cortometraggi da tutto il mondo. Linguaggi e stili diversi. Uniti da un unico obiettivo: raccontare le disuguaglianze. Si sono chiuse da poco le iscrizioni all’ottava edizione del concorso di cortometraggi Spi Stories dedicato quest’anno proprio al tema delle disuguaglianze.

La disuguaglianza è tra i problemi fondamentali del nostro tempo. Disagio sociale, povertà, abbassamento dei redditi, disoccupazione o lavoro povero, crescenti ostacoli nell’accesso a un’istruzione adeguata o alle cure mediche, discriminazioni di genere, disparità geografiche e climatiche: sono alcune delle forme che le disuguaglianze, economiche e non solo, stanno attraversando il nostro pianeta, da Oriente a Occidente.

La pandemia non ha fatto che accentuare tutte queste fratture, acuendole in maniera significativa. Se anche prima del coronavirus sembrava necessario, anzi imperativo, invertire la rotta, oggi, più che mai, siamo tutti chiamati a ripensare il modello di sviluppo e gli equilibri socio-economici nazionali e globali.

Dopo la chiusura delle iscrizioni, ora sarà una giuria di esperti a valutare i cortometraggi preselezionati e a proclamare i tre lavori vincitori. Tra i giurati anche quest’anno ci saranno il regista Phaim Bhuiyan, vincitore del David di Donatello 2020 come miglior regista esordiente, lo sceneggiatore Salvatore De Mola, autore della serie tv “Il commissario Montalbano” e anche lui vincitore di un David di Donatello nel 2017, e il regista Rai Andrea Dorigo, autore di molti programmi tra cui Kilimangiaro.