Milano. Dalle badanti alla spesa a casa: il Comune lancia wemi.milano.it, il portale dell'assistenza domiciliare

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«Con questo progetto che innova l’offerta di servizi nel  campo del sociale il Comune diventa non più solo erogatore di servizi propri, ma si fa promotore delle opportunità della  città, valorizzando la collaborazione pubblico-privato e mettendo insieme risorse umane ed economiche».

Serve aiuto per trovare una tata o una badante? Per fare delle piccole riparazioni in casa o effettuare un trasloco? O ancora, per bagnare le piante di casa e ritirare le camicie in tintoria? Il Comune dà una mano ai cittadini a trovare le persone giuste mettendoli in contatto direttamente con chi può offrire il servizio. Come? Consultando il sito web www.wemi.milano.it da cui accedere a cento diversi servizi di assistenza domiciliare (anche in condivisione) fornita da personale qualificato di 58 enti del privato sociale. Insieme al sito sono stati aperti anche tre spazi in città, l’ultimo dei quali nel caffè letterario di via San Gottardo 41, dove mentre si beve qualcosa, si fa colazione o un brunch, si trova anche il servizio giusto che “ti facilita la vita”. Gli altri due sono in via Capuana 3 all’interno di Spazio Agorà e in via Trivulzio, 15 all’interno del Servizio CuraMi. Il portale è frutto del lavoro di un gruppo di enti uniti dal progetto welfare di tutti, ideato e coordinato dall’Assessorato alle Politiche sociali capofila di altri 18 partner; tra questi il dipartimento di Design del Politecnico di Milano, che ha collaborato alla realizzazione del portale. In questi giorni è partita una campagna di comunicazione proprio per raggiungere i cittadini e far conoscere loro il sito web e i servizi offerti. Testimonial della campagna di comunicazione diffusa in città e attraverso i social mediaun simpatico orsetto di pelouche in cerca di aiuto.

«L’obiettivo di WeMi, partito qualche mese fa con un intenso lavoro di caricamento dei dati», spiega l’assessore alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino  «è di facilitare la vita dei milanesi nel modo più veloce possibile, ovvero andando online per la ricerca di un servizio. La garanzia è di entrare in contatto con personale qualificato e servizi a tariffe contenute, forniti da enti certificati del privato sociale. Il portale aiuta a contattare le persone giuste per ogni situazione evitando di affidarsi al passaparola o al caso per trovare servizi essenziali a cominciare dall’assistenza domiciliare per anziani, bambini e persone con disabilità. Con questo progetto che innova l’offerta di servizi nel  campo del sociale il Comune diventa non più solo erogatore di servizi propri, ma si fa promotore delle opportunità della nostra città, valorizzando la collaborazione pubblico-privato e mettendo insieme risorse umane ed economiche».

Il progetto welfare di tutti è stato realizzato nell’ambito di Welfare in azione, un progetto di Fondazione Cariplocui ha partecipato il Comune di Milano. Il lancio di WeMi è stata l’occasione per fare il punto sul bonus badanti-tate, uno dei nuovi strumenti di sostegno al reddito che verrà introdotto quest’anno dal Comune di Milano. «Con questo nuovo contributo», aggiunge l’assessore Majorino «sosteniamo concretamente anziani e famiglie con bambini piccoli, che necessitano di un assistente familiare e lo impiegano in regola, affidandosi a personale qualificato e certificato» Il bonus badanti, tate e baby-sitter è un contributo che si potrà ricevere in presenza di alcuni requisiti e nel rispetto di alcune condizioni: Isee familiare fino a 17.000, impiego di personale qualificato e in regola. Il contributo sarà di 1.500 euro, una tantum, da destinare al pagamento delle spese contrattuali. Le domande potranno essere inviate o presentate allo sportello CuraMi del Comune di Milano (www.curami.net) o tramite il portale WeMi  dal prossimo mese di aprile. Per bonus badanti e tate il Comune metterà a disposizione nel 2017 circa 3 milioni di euro.