Un gruppo di giovani provenienti da Bologna, Milano, Padova, Napoli partecipano al campo urbano del quartiere San Lorenzo promosso e gestito da Libera, a cui prendono parte i pensionati della Cgil, nel cuore della capitale. L’incontro con Nonna Roma, i murales, la visita alla dedicata alle vittime del bombardamento del 1943
Il lungo viaggio estivo tra le centinaia di “campi della legalità” promossi da Libera a cui partecipano le volontarie e i volontari dello Spi Cgil, il 28 luglio 2023 ha fatto tappa a Roma.
Protagonisti di una giornata densa di avvenimenti sono un gruppo di giovani e giovanissimi provenienti da Bologna, Milano, Padova, Napoli che, dal 24 al 30 luglio 2023, partecipano a campo urbano per la legalità, organizzato dall’associazione Libera, in prima linea contro le mafie.
“Il nostro progetto – spiega Bianca, una giovane volontaria di Libera – consiste nell’alternare la formazione sulle vicende storiche, con le attività di volontariato, anche manuali. Facciamo interventi significativi per il quartiere. Vogliamo essere una presenza viva, cambiare l’esistente per migliorarlo. I nostri ragazzi e ragazze – prosegue Bianca – quando torneranno a casa, spero che possano raccontare la loro esperienza, parlare delle persone che hanno incontrato e così tessere una rete di resistenti della legalità”.
La giornata ha inizio in tarda mattinata, il primo appuntamento è alle ore 11 in via degli Equi, nel cuore dello storico quartiere popolare di San Lorenzo; un quartiere abitato prevalentemente dagli studenti della vicina università La Sapienza e nel quale hanno sede alcuni beni confiscati alla criminalità organizzata. Uno di questi beni, un ex sala da gioco, accoglie un banco alimentare dell’associazione Nonna Roma.
Nonna Roma
“Nell’immaginario collettivo dei romani – spiegano gli organizzatori del banco alimentare –, la nonna è sempre pronta ad accoglierti quando hai bisogno di sentirti a casa”. Nato nel 2017 e gestito dall’associazione Nonna Roma, questo servizio di distribuzione gratuita della spesa ha ormai sedi in diversi municipi della capitale e sostiene tantissime famiglie in condizione di povertà.
Arrivano i volontari del campo di formazione alla legalità, piazzano una scala a soffietto di fronte alla saracinesca chiusa del social market Nonna Roma, si materializzano colori e pennelli. “È il primo anno che partecipo a un campo di Libera – racconta Pietro, studente dell’Università di Bologna – siamo qui per disegnare sulla saracinesca del banco alimentare, nel modo più umano e reale possibile, la vittima di mafia a cui questo bene è dedicato: Tonino Esposito Ferraiolo. Tonino era un giovane cuoco di 27 anni. Lavorava alla mensa dello stabilimento Fatme a Pagani, in provincia di Napoli. Fu ammazzato dalla camorra con due colpi di lupara alle spalle perché aveva intenzione di denunciare la truffa sulla carne avariata che veniva venduta alla mensa dello stabilimento”.
Si avvicina Linda Moroni, sindacalista dello lo Spi Cgil del Lazio, che da tanti anni si occupa dei campi della legalità: “Abbiamo scelto San Lorenzo perché è un quartiere abitato da giovani, ma con una forte volontà di riscatto. Nei giorni scorsi, abbiamo ricordato il bombardamento del 19 luglio 1943 che devastò quest’area. Sono stata colpita dall’interesse e dalla presenza di tutte le associazioni del territorio. Le attività intorno ai beni confiscati alle mafie ¬ prosegue Moroni – si legano al lavoro che lo Spi Cgil fa quotidianamente con gli studenti: andiamo nelle scuole a spiegare la Costituzione e il valore della legalità”.
Il Parco dei Caduti
L’incontro con la storia e la memoria di San Lorenzo non è finito. I giovani volontari insieme agli attivisti dello Spi Cgil si dirigono verso il Parco dei caduti. Il bombardamento del 19 luglio del 1943 squassò il quartiere di San Lorenzo causando oltre mille morti. A quel terribile episodio di guerra è intitolato un giardino pubblico rionale, affacciato sulla via Tiburtina vecchia. Ampliato e riqualificato recentemente con un’area giochi e attrezzature sportive, il giardino accoglie il “Monumento dei Caduti”. I nomi delle vittime delle oltre quattromila bombe sono leggibili sulle ampie lastre ombreggiate da pini, cipressi, magnolie e rose rampicanti.
La prossima tappa è la visita della mostra “San Lorenzo, a 80 anni dal bombardamento”, curata da Chiara di Martino e inaugurata dal presidente della Repubblica Mattarella. Una mostra multimediale è stata collocata di fianco al monumento dei Caduti. È montata su alti panelli che documentano la devastazione urbana e la disperazione degli abitanti all’indomani del lancio delle bombe. L’idea è quella di far dialogare le antiche fotografie in bianco e nero, concesse dall’archivio storico dell’Atac, con le opere di dieci artisti di strada e graffitari. Anche perché, spiega la curatrice, “San Lorenzo è un quartiere vivacissimo dal punto di vista artistico e le sue strade sono pieno di pitture murali”.
Terre e Libertà
Nel pomeriggio la carovana della legalità si dirige verso la libreria Tomo, in via degli Etruschi, un punto di riferimento culturale per tutto il quartiere.
L’occasione è la presentazione di Terre e Libertà, un libro edito dalla casa editrice LiberEtà. Attraverso uno straordinario lavoro di ricerca, lo Spi Cgil ha raccolto le biografie di vittime di mafia note e meno note. Sindacalisti, braccianti e lavoratori che, dalla fine dell’Ottocento ai nostri giorni, pagando con la vita, si sono opposti all’intreccio tra criminalità organizzata, potere politico e imprenditoriale.
Le loro vite tessono il racconto di una storia che non si è ancora conclusa: la lotta del mondo del lavoro per l’emancipazione dalle ingiustizie e dell’impegno civile e sindacale per il riconoscimento dei diritti dei lavoratori. Il libro è corredato dalle immagini tratte dall’archivio storico e fotografico della Cgil.
L’attualità della memoria
La riflessione sull’importanza della memoria e delle lotte alle mafie è animata da Alessandra Romano, della segreteria regionale del sindacato dei pensionati Cgil e da Alberto Campailla, presidente di Nonna Roma.
Interviene, Claudia Carlino, segreteria nazionale Spi Cgil: “Uno degli obiettivi dello Spi è dare voce ai testimoni diretti delle lotte sociali e politiche del passato. Nella ricerca della verità sulle vittime di mafia è fondamentale partire dalla memoria individuale per costruire una storia collettiva che possa essere tramandata alle nuove generazioni. Per avere gli strumenti di comprensione del mondo attuale è importante – ribadisce la dirigente del sindacato dei pensionati – conoscere le storie delle persone che hanno perso la vita per migliorare la condizione di vita di tutta la comunità.
Pensiamo alla rivendicazione delle terre o per i salari dignitosi all’inizio del Novecento. Ai tantissimi morti ammazzati in Sicilia: sindaci, sindacalisti, politici comunisti e socialisti. Il mondo di oggi – conclude Claudia Carlino – è anche il risultato di battaglie sociali e politiche, sacrifici, impegno emotivo e fisico dei protagonisti del passato. La conoscenza storica ci aiuta a comprendere il presente e ad affrontare le sfide odierne”.