La Guerra in Ucraina ha messo solo apparentemente in secondo piano il tema dell’ambiente. Il conflitto in realtà ha posto con forza la questione dell’autonomia energetica e la necessità di insistere su un vero sviluppo delle fonti rinnovabili. Ecco come si arrivò all’istituzione della Giornata mondiale della Terra.
Si festeggia oggi in tutto il mondo l’Earth Day, la Giornata mondiale della Terra. La più grande manifestazione ambientale del pianeta, l’unico momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare il globo terracqueo e promuoverne la salvaguardia.
La Guerra in Ucraina ha messo solo apparentemente in secondo piano il tema dell’ambiente. In realtà il conflitto ha posto con forza la questione dell’autonomia energetica e la necessità di insistere su un vero sviluppo delle fonti rinnovabili.
Le tensioni con la Russia e il rischio di una instabilità dei mercati energetici, potrebbero però rendere la nostra transizione energetica, tutt’altro che lineare, con un parziale ritorno al carbone e la possibilità che il controverso dibattito sul nucleare sia rilanciato.
L’insegnamento di tutta questa storia è però univoco: uscire al più presto dalla dipendenza dalle fonti fossili, e dall’uso geopolitico che ne viene fatto, è non solo una questione economica, ma anche di libertà e di indipendenza per ogni paese.
Tra le soluzioni più auspicate, il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate.
Storia e importanza di questo evento. L’evento, che fu voluto dal senatore statunitense Gaylord Nelson e dal presidente John Fitzgerald Kennedy, coinvolge ogni anno fino a un miliardo di persone in ben 192 paesi del mondo, cade sempre un mese e due giorni dopo l’equinozio di primavera, il 22 aprile.
Celebrata per la prima volta nel 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali, la Giornata della Terra è divenuta ormai soprattutto un avvenimento educativo ed informativo. I gruppi ecologisti lo utilizzano come occasione per valutare le problematiche del pianeta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l’esaurimento delle risorse non rinnovabili.
L’idea della creazione di una “Giornata per la Terra” fu discussa per la prima volta nel 1962. Nelson riuscì a coinvolgere anche noti esponenti del mondo politico come Kennedy, che nel 1963 attraversò ben 11 Stati del paese tenendo una serie di conferenze dedicate ai temi ambientali.
L’Earth Day prese però definitivamente forma nel 1969 a seguito del disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oil al largo di Santa Barbara, in California.
Il 22 aprile 1970, venti milioni di cittadini americani si mobilitarono per una manifestazione a difesa della Terra. I gruppi che singolarmente avevano combattuto contro l’inquinamento da combustibili fossili, contro l’inquinamento delle fabbriche e delle centrali elettriche, i rifiuti tossici, i pesticidi, la progressiva desertificazione e l’estinzione della fauna selvatica, improvvisamente compresero di condividere valori comuni. Migliaia di college e università organizzarono proteste contro il degrado ambientale: da allora il 22 aprile prese il nome di Earth Day, la Giornata della Terra.