sabato 20 Aprile 2024
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Alimentazione. Ecco il decalogo antifrodi

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Alimentazione. Ecco il decalogo antifrodi
  1. Ricordiamoci che l’etichetta è la “carta d’identità” degli alimenti. Meglio diffidare di quelle con scritte minuscole e poco chiare soprattutto sull’origine dei prodotti.
  2. Le etichette più corrette sono quelle che garantiscono le migliori condizioni di conoscenza di un prodotto: trasparenza del marchio, processo produttivo, luogo di produzione e caratteristiche del prodotto.
  3. I prodotti alimentari esteri per essere commercializzati in Italia devono osservare le stesse regole: l’etichettatura deve essere in lingua italiana e deve essere bene individuato l’importatore e/o lo stabilimento di lavorazione nazionale.
  4. Per i prodotti senza etichetta (vendita ai banchi di pesce, carni, prodotti ortofrutticoli e ovicoli) il venditore è comunque tenuto a esporre indicazioni obbligatorie tra cui quelle sulla provenienza.
  5. La data di scadenza va sempre controllata, così come le indicazioni sulle modalità di conservazione e del termine di consumo dall’apertura del prodotto confezionato.
  6. Genuinità dei prodotti. Per orientarsi ci si può avvalere del sistema dei marchi di qualità previsti dall’Unione europea (Dop, Igp, Stg e Biologico). Gli alimenti geneticamente modificati (detti comunemente transgenici oppure Ogm) sono riconoscibili per l’indicazione in etichetta o nell’elenco degli ingredienti.
  7. Imballaggi. Bisogna sempre accertarsi che le confezioni e gli imballaggi siano integri. In particolare, verificare che nei prodotti in scatola non vi siano parti gonfie o schiacciate e che al momento dell’apertura non fuoriescano bollicine o gas particolari.
  8. Acquisti on line e porta a porta. Meglio essere cauti: se non si ricevono notizie precise sull’identità e sui recapiti del venditore (sede, numero di telefono eccetera) potremmo incorrere in una truffa.
  9. Igiene. Meglio diffidare dei luoghi di vendita che non appaiono salubri e sono trascurati nell’ordine e nella pulizia.
  10. L’uso dei guanti. Ricordiamo che i venditori hanno l’obbligo di utilizzare i guanti a perdere nella manipolazione di alimenti non preconfezionati (prodotti ortofrutticoli, paste alimentari eccetera) al fine di evitare possibili contaminazioni batteriche.