La fase 2 di questa pandemia permette finalmente anche a nonne e nonni di incontrare, con le cautele e le prescrizioni del caso, i loro nipoti. Non solo attraverso uno schermo, come accadeva nel periodo di quarantena. Ma neanche, purtroppo, come succedeva prima del Covid 19. I pericoli di un nuovo contagio sono molti e l’attenzione deve rimanere alta.
Scrivere favole, come hanno fatto tanti di voi, aiuterà a superare anche questa situazione. Perché, come Gianni Rodari ci ha insegnato, descrivono sentimenti ancora veri e nella loro semplicità ci fanno riconoscere.
Provate a scriverne una e, se già ce l’avete, tiratela fuori. In cambio della vostra fiaba, se volete, potrete chiedere ai vostri nipoti un disegno che illustri la storia che avete inventato o che dia semplicemente spazio alla loro immaginazione.
La partecipazione è aperta anche a chi nonno non è, e anche a tutti i nonni che in questo periodo di emergenza hanno visstuto anche con i propri nipoti.
Inviate le vostre favole e i disegni dei bimbi a: redattore@libereta.it
Le più belle storie verranno pubblicate sul nostro sito e anche sul nostro giornale.
E adesso iniziamo!
Arturo e il calabrone parlante
di Anna Martellozzo, con il disegno del nipotino Alessio Visentini
Un giorno Arturo stava preparando il minestrone
quando dalla finestra entrò un calabrone,
era un calabrone a dir poco gigante
e, accipicchia, era pure parlante.
Gli disse: stai calmo Arturo e ascoltami attentamente
perchè quel che dico, io lo faccio veramente,
col mio pungiglione posso farti secco di sicuro
se solo col battipanni pensi di spiaccicarmi sul muro.
Dallo spavento ad Arturo tremavano le budella
ma fece l’indifferente, cominciò ad affettare la mortadella,
poi con voce decisa disse: io sono il canguro Arturo, Signor calabrone,
e a quanto pare lei non ha imparato la buona educazione.
Per dindirindino e per dindirindone
si presenti come si deve, ohibò, con nome e cognome!
Beh disse il calabrone assai indispettito
Il mio nome è Dante Parlante
E come ben vedi sono un calabrone gigante.
Ma non ho tempo per chiacchiere da niente
Sono qui per una missione molto urgente.
È successa una cosa terrificante
ho bisogno di aiuto, subito, all’istante.
Ho trovato il mio nido completamente rovinato
e per ora non so ancora chi sia stato.
Al calduccio nel nido c’erano i miei figlioletti
per fortuna, stamattina, ancora dentro agli ovetti,
aprivano gli occhietti al brillar del sole
era la prima gioia per loro ammirare le viole.
Sono caduti tutti nell’acqua del fiume Tergolino
all’istante per acciuffarli ho fatto un tuffo repentino
ma ahimè non so nuotare, per poco stavo per affogare.
Aiuto, ti prego vieni senza esitare, da solo non li posso salvare.
Arturo capisce immediatamente che la situazione è più che urgente
corre in garage, in un lampo prende l’occorrente,
e con canotto salvagente e retino
a tutta birra segue il calabrone in motorino.