sabato 20 Aprile 2024
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21 marzo, insieme contro le mafie

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21 marzo, insieme contro le mafie

Si terrà a Foggia e in contemporanea in oltre 4mila luoghi in tutta Italia il prossimo 21 marzo la manifestazione nazionale di Libera “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”. Oltre a Cgil, Cisl  e Uil e a tante altre organizzazioni e associazioni, all’iniziativa, cui sono invitati a partecipare in primis i giovani e le scuole, aderisce anche lo Spi Cgil, impegnato con i suoi volontari da anni nei Campi della legalità promossi all’interno dei beni confiscati ai mafiosi. Il tema scelto quest’anno è “Terra, solchi di verità e giustizia”.

Da 23 anni, il primo giorno di primavera, la rete di Libera, gli enti locali, le realtà dl volontariato e del terzo settore, le scuole, assieme ai famigliari delle vittime, si ritroveranno in tanti luoghi per ricordare nome per nome tutti gli innocenti morti per mano delle mafie, creando in tutto il Paese un ideale filo di memoria, di impegno e di giustizia. La lettura degli oltre 900 nomi delle vittime avverrà alla stessa ora, nello stesso giorno, e unirà Foggia a tanti luoghi d’Italia.

«Tra quelle centinaia di vittime innocenti – ricorda Lucia Rossi, Segretario nazionale Spi Cgil – ci sono anche i nomi di decine di sindacalisti. Persone che, soprattutto in alcuni territori, hanno pagato con la vita il loro impegno in difesa dei diritti dei lavoratori. Ricordare il loro sacrificio è importante, soprattutto in una fase come quella che stiamo vivendo. Il 21 marzo ci saremo anche noi per continuare, insieme a tante realtà del nostro paese, il loro percorso. Con la stessa determinazione e impegno per il rispetto della legalità e contro le mafie che rubano il futuro ai nostri figli e nipoti».

La scelta di celebrare a Foggia la “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” nasce con l’obbiettivo di puntare l’attenzione sulle mafie del territorio, organizzazioni criminali molto pericolose e che si fa fatica a leggere. «Malgrado l’evidenza – si legge sul sito di Libera – la percezione della cittadinanza è ancora bassa. Una mafia, quella foggiana, così invasiva da spaventare. Le mafie foggiane sparano mentre le altre mafie non sparano più. Le mafie foggiane, tutte le mafie foggiane, mantengono la loro evidenza violenta laddove le altre mafie impongono il silenzio. Foggia è una città sotto attacco. La Capitanata è una provincia sotto attacco. Dall’inizio del 2017 sono 17 le persone morte ammazzate, cui si aggiungono due casi di “lupara bianca”, su una popolazione di 620 mila abitanti. Un dato tanto impressionante quanto ignoto. La criminalità organizzata del foggiano vive dell’ignoranza che la circonda. Per esempio, quella di quanti continuano ad associarla alla Sacra corona unita, come fosse una cosa sola con quest’ultima. Cosa che non è, e anzi, le stesse mafie della provincia di Foggia hanno, tra loro, peculiarità che le differenziano. E così, la manifestazione del prossimo 21 marzo 2018 serve innanzitutto a questo: a generare consapevolezza e a colmare un ritardo storico, figlio della sottovalutazione. Serve non a colpevolizzare un contesto, magari tacciandolo tout court per mafioso, ma a spiegare quel che ci raccontano le indagini, le inchieste, le morti per strada e nelle campagne, i fatti. Serve a dire che la mafia foggiana è sì violenta e triviale, ma ha profondamente le mani nell’affare. E che i soldi di quell’affare, di quegli affari, vengono tolti a tutti. E che, quindi, le mafie sono il freno allo sviluppo, tanto economico quanto civile. La manifestazione del prossimo 21 marzo è un modo per rompere in modo definitivo con questa logica muta, per riscattarsi dal fallimento culturale che non assolve nessuno, ma che coinvolge tutti. C’è da ricucire un nuovo tessuto sociale che abbia una fibra resistente. La Giornata dell’impegno e della memoria potrebbe essere utile a convogliare le forze di quanti siano disponibili a questo lavoro di sartoria comunitaria».

Replicando la “formula” adottata negli ultimi due anni, prima a Messina, e lo scorso anno a Locri, il 21 marzo Foggia sarà la “piazza” principale, ma simultaneamente, in migliaia di luoghi d’Italia, dell’Europa e dell’America Latina, la Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie sottolineerà – non solo simbolicamente – che per contrastare le mafie e la corruzione occorre sì il grande impegno delle forze di polizia e di molti magistrati, ma prima ancora occorre diventare una comunità solidale e corresponsabile di un Paese magari imperfetto, ma pulito e operoso, che non si limita a constatare ciò che non va, ma si mette in gioco per farlo andare.

Lo Spi Cgil ha dedicato alle attività dei campi della legalità anche un volume che si può acquistare on line sul nostro sito, “I buoni frutti del lavoro“. Sempre al tema della battaglia contro le mafie è dedicato anche l’altro volume edito da LiberEtà “100 passi in 60 parole“, glossario antimafia.