Al via il reddito d’inclusione

0
1421

Servirà a combattere la povertà, non solo con un contributo economico, ma anche con un aiuto da parte dello Stato a trovare i mezzi per uscire dallo stato di bisogno. Le tappe che hanno portato a questo importante risultato sono state: a marzo 2016, l’approvazione della legge delega alla Camera; a marzo 2017, il disco verde del Senato; a metà aprile, la firma dell’intesa su come attuare la legge tra il premier Paolo Gentiloni e i rappresentanti dell’Alleanza contro la povertà che raggruppa una trentina di forze sociali e sindacali che da anni si battono per conquistare questa legge.

Le risorse disponibili. Sul piatto per ora ci sono circa due miliardi all’anno (quest’anno poco più di un miliardo, visto che un semestre è già passato). Si sa già, però, che non basteranno a coprire tutti i poveri (oltre 4,5 milioni secondo l’ultima rilevazione dell’Istat). Ma rappresentano comunque un primo passo importante nella lotta alla povertà. Soprattutto perché stavolta non è una misura sperimentale, di quelle che dopo un paio di anni evaporano per mancanza di nuove risorse, ma si tratta di un impegno strutturale uniforme su tutto il territorio nazionale.

Il progetto d’inclusione. L’istruttoria che esamina le domande sarà svolta dai Comuni, mentre i contributi saranno pagati dall’Inps. Resta ancora da definire se il contributo economico verrà erogato con una carta ricaricabile, come avviene oggi per la Sia, o attraverso altri strumenti. In cambio, le famiglie dovranno farsi soggetti attivi del progetto di reinserimento partecipando a piani di inclusione individuati caso per caso dai servizi territoriali. Chi ne ha diritto. Il nuovo Rei si rivolge a tutte le famiglie in difficoltà, anche quelle composte da una sola persona. Ma in via prioritaria interessa nuclei dove sono presenti minori, disabili, over 55 disoccupati e donne in accertato stato di gravidanza. Per avere diritto al Rei bisogna avere una soglia Isee inferiore a seimila euro, ma verrà tenuto conto anche del reddito disponibile al netto del canone d’affitto pagato.