Verona, parte il XXI congresso dei pensionati della Cgil

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Da oggi al 24 febbraio la manifestazione dello Spi nel capoluogo scaligero. I saluti del sindaco Tommasi, dei segretari Cgil e Spi Cgil di Verona.  

Si è aperto a Verona il XXI congresso dei pensionati della Cgil. Titolo della manifestazione: “L’interesse generale”. Nel capoluogo scaligero sono arrivati centinaia di delegati e ospiti per partecipare alle assise dello Spi, convocate dall’organizzazione su quattro parole d’ordine: stato sociale, rappresentanza, comunità, complessità, tutte sintetizzate nel titolo della manifestazione.

Il congresso si è aperto sulle note dei pezzi della band “Le bambole di pezza”, gruppo pop punk milanese, tutta al femminile che si caratterizza per il forte impegno in favore di uguaglianza di genere e contro la violenza. Le componenti della band hanno concluso il loro intervento con “Bella Ciao”. Applausi a scena aperta del plenum dei delegati.

A seguire l’intervento della segretaria uscente Mina Cilloni, che ha ricordato il suo impegno nell’organizzazione e ha descritto le procedure da seguire, in particolare per la nomina della presidente dell’assemblea (Vittoria Almiento) e indicato i nomi proposti per le varie commissioni che seguiranno i lavori.

I saluti. Il sindaco Damiano Tommasi ha portato al congresso dei pensionati i saluti della città di Verona, sottolineando l’importanza del fatto che il congresso si sia tenuto in città.

“Verona è una città in cui si vive bene – ha detto Tommasi rivolto ai delegati – ma ci siamo abituati da troppo tempo a stare seduti. Abbiamo bisogno di una scintilla e voi ci portate questa scintilla, uno spirito battagliero che la vostra generazione ha saputo manifestare conquistando i diritti di cui oggi godiamo”. Tommasi ha poi rivendicato l’impegno dell’amministrazione di centrosinistra per migliorare le condizioni di vita degli anziani, i progetti di social housing, le politiche comunali più vicine ai cittadini.

La segretaria generale della Cgil Verona, Francesca Tornieri ha ringraziato il segretario dello Spi Ivan Pedretti per aver scelto Verona come sede del congresso nazionale, ricordando che lo stesso Pedretti è stato a lungo segretario della Cgil cittadina. La Tornieri ha poi sottolineato il nuovo corso della città: per trent’anni – ha detto – la città si è nutrita di omofobia e di razzismo, oggi è cambiata. Ha poi ricordato che ci sono tante persone con un solido bagaglio democratico e antifascista. Ha poi invitato la Cgil a coltivare l’autonomia, ricordando che nessuna organizzazione può dirsi completamente immune dalla cultura della destra.

Saluti all’assemblea sono arrivati dal governatore della Regione, Luca Zaia e dal segretario regionale dello Spi Cgil di Verona, Adriano Filice. 

La relazione di Pedretti. Dopo i saluti, ha preso la parola il segretario generale dello Spi Cgil, Ivan Pedretti per la relazione introduttiva.

Gli altri interventi. Il presidente dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo ha condannato “il silenzio assordante del governo sul fascismo e sui pestaggi squadristi che hanno coinvolto militanti del partito della premier rei di aver aggredito degli studenti. Pagliarulo ha poi citato alcune parole che farebbero parte del gergo della destra al governo: dovere, patria, nazione, destino. “Parole – ha spiegato il presidente dell’Anpi – che durante il ventennio furono usate per sostenere le politiche aggressive del regime”. Pagliarulo ha poi detto che “il vero strumento che incarna l’interesse generale è la nostra Costituzione. Proprio per questo diciamo no a ogni ipotesi di stravolgimento della Carta fondamentale, come vorrebbe fare la destra con il progetto di autonomia differenziata”.

Nel suo intervento la reggente di Fnp Cisl, Daniela Fumarola ha rilanciato la necessità di una strategia comune tra i sindacati confederali su sanità, infrastrutture, lavoro. “Dobbiamo trovare un modo per ripartire insieme, le sfide del paese – ha detto – impongono un dialogo anche se oggi questo dialogo non sembra possibile”.

Il segretario dell’Uilp – Uil, Carmelo Barbagallo ha criticato il governo sulla scelta di tagliare la rivalutazione delle pensioni: “Il governo non ha capito che la rivalutazione non è un aumento delle pensioni ma un semplice aggiornamento al costo della vita. Sono soldi dei pensionati che vengono sottratti ai pensionati”. Barabagallo si è poi scagliato contro l’evasione fiscale e contro l’atteggiamento del governo che rischia di incoraggiare evasori e chi non vuole pagare le tasse.

Agostino Siciliano, segretario generale della Ferpa ha concordato sui punti avanzati dal segretario generale dello Spi Ivan Pedretti. “Non è solo la guerra, in Ucraina e in molti altri paesi i diritti sindacali stanno arretrando”. Siciliano ha poi ricordato l’impegno del sindacato europeo dei pensionati per armonizzare la condizione degli anziani in ogni paese.