Un film contro lo smantellamento della sanità pubblica

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Domani al Cinema Roma di Pistoia, su iniziativa dello Spi, si proietta la pellicola che “smaschera” il sistema che ha portato le cure pubbliche a un passo dalla fine

C’era una volta in Italia – Giacarta sta arrivando, film diretto da Federico Greco e Mirko Melchiorre, è un documentario che ha il suo punto di partenza a Cariati, un remoto paesino della Calabria che si affaccia sul Mar Ionio. Qui la sanità pubblica, a causa dei tagli al bilancio e delle privatizzazioni, è ridotta al lumicino.

Inoltre, con il Piano di rientro perfino l’ultimo ospedale attivo in zona è stato definitivamente chiuso ed è solo uno dei diciotto ospedali calabresi che ha cessato di esistere in una sola notte. Questa situazione insostenibile per la gente del posto porta un gruppo di ribelli di differenti età alla protesta: l’ospedale viene occupato al fine di riaverne l’apertura.

Questa storia vi ricorda qualcosa? Forse si, visto che negli ultimi quindici anni nessuna regione italiana si è salvata da tagli dolorosi a ospedali e strutture sanitarie nel nome dei “vincoli di bilancio”. Toscana compresa.

Anche per questa ragione il film sarà proiettato domani alle 15,30 al Cinema Roma di Pistoia, su iniziativa dei pensionati della Cgil e della Fp Cgil, con un ricco parterre di ospiti: il segretario dello Spi Cgil Toscana, Alessio Gramolati, l’esperto di gestione sanitaria Valtere Giovannini, i segretari di Fp e Spi Pistoia Sandro Malucchi e Andrea Brachi.

Il film, realizzato in totale libertà creativa, vuole “smascherare” il sistema che ha portato al collasso la sanità pubblica, facendo sfilare sullo schermo personalità di rilievo come Kean Loach, Gino Strada, Roger Waters, Vittorio Agnoletto: il sistema in questione è il capitalismo. Chi ha voluto che la cura fosse un problema solo a carico delle persone? Che la salute non fosse più un diritto? Chi ha smantellato il nostro servizio sanitario nazionale? Per gli organizzatori dell’evento, “le responsabilità sono certe e le conseguenze a totale carico delle persone e a vantaggio della sanità privata”.

Del resto basta dare uno sguardo ai numeri per comprendere: secondo l’Istat, l’11 per cento delle prestazioni sanitarie necessarie non trova risposta. Si tratta di persone in carne e ossa che devono rinunciare alle cure per ragioni economiche (il 60 per cento) o per la difficoltà di accesso alle cure come quella data dalla lontananza dai presidi sanitari ( il 40 per cento.

La nostra è la sanità delle liste d’attesa, dei pazienti costretti a fare trenta, quaranta chilometri per una visita, dei medici di base che in alcune regioni si trovano a gestire anche 1800 pazienti, senza poter garantire la qualità delle cure. Una sanità senza medici e senza infermieri sia negli ospedali che nel territorio.

“Occorre difendere – dicono gli organizzatori dell’evento di domani – la sanità pubblica e rilanciare la possibilità di accedere al servizio alle generalità dei cittadini, indipendentemente dal reddito e dalla residenza”. Di tutto questo se ne parla domani al Cinema Roma di Pistoia.