Terni, truffa ai malati di Sla e Parkinson 6 arresti per vendita di cure ‘miracolose’

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A capo dell’organizzazione un avvocato che si è finto medico e che da due anni somministrava farmaci a oltre 200 persone. Ognuna pagava dai 2 ai 4mila euro per un mix di medicinali inefficaci e in certi casi dannosi. Coinvolti medici, farmacisti, fisioterapisti.

Cure alternative e per di più dannose. Così un’organizzazione di truffatori ha ingannato persone colpite da  malattie neurodegenerative come sclerosi multipla, Sla, artrite reumatoide, morbo di Parkinson, sottraendogli migliaia di euro. Lo ha scoperto la Polizia di Stato di Terni che ha arrestato sei persone al termine di un’indagine partita alcuni mesi fa da una segnalazione giunta alla Questura ed alla Procura della Repubblica di Rieti, e coordinata dal procuratore Alberto Liguori e dal sostituto Marco Stramaglia.

Capo della frode, secondo l’accusa, era un avvocato che, dopo aver fondato l’associazione “Università popolare Homo & Natura”,  da circa due anni esercitava abusivamente la professione medica in un centro estetico di Terni dove somministrava farmaci a oltre 200 malati, secondo un protocollo clinico di sua invenzione denominato “Seven to stand”. Le cure venivano spacciate come alternative alla medicina ufficiale e già “testate” negli Usa, e ai pazienti di raccontava che potevano essere risolutive o comunque in grado garantire un considerevole miglioramento della qualità di vita. Ciascun malato pagava tra i duemila e quattromila euro per una cura prolungata, circa 45 giorni, con un mix di sostanze farmacologiche (antibiotico, antimicotico, statina) contenute in capsule, pericolose per la salute e comunque del tutto inefficaci e, in alcuni casi, anche dannose per le patologie che avrebbero dovuto guarire. Ai farmaci veniva abbinata la fisioterapia cranio-sacrale.

I truffatori avevano lanciato una campagna pubblicitaria, prevalentemente su internet (il sito è stato sospeso ma su Youtube sono ancora visibili diversi video) dove spacciavano come miracoloso il “protocollo terapeutico”. Venivano vantati anche riconoscimenti e registrazioni all’anagrafe dei Centri di Ricerca, anche al fine di percepire i contributi del 5×1000.

L’avvocato è stato arrestato e trasferito in carcere assieme alla sua compagna, una fisioterapista che praticava la  fisioterapia cranio-sacrale presso il Centro Estetico sito a Terni e forniva indicazioni sull’assunzione dei farmaci, a un farmacista di Rieti che preparava il cocktail di farmaci, in parte importati dalla Cina e in parte già esistenti prescritti per altre malattie, a un medico odontostomatologo che fungeva da direttore sanitario del Centro Estetico e riceveva i malati rassicurandoli sulla efficacia terapeutica, e un ingegnere biomedico che si occupava prevalentemente del rifornimento dei farmaci e della campagna pubblicitaria creandone i loghi e gestendo il dominio “www.seventostand.com”. Agli arresti domiciliari è stato invece sottoposto un aiutante del centro estetico, svolgeva compiti di centralinista, autista e assistente durante le sedute dei massaggi.

L’avvocato utilizzando il nome della sua “Università”, rilasciava false attestazioni di partecipazione a corsi formativi del “protocollo terapeutico” e istriiva i complici sulle modalità di accoglienza dei pazienti e di somministrazione delle “cure”. I reati contestati sono di l’associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe, aggravate dal gravissimo stato di salute delle vittime, tale da ostacolare la privata difesa.