Una supernova è l’esplosione di una stella gigante super massiccia giunta alla fine della sua vita. L’energia emessa nell’esplosione è impressionante, pari a quella emessa dal Sole nell’arco di dieci miliardi di anni, il suo intero ciclo vitale. Ciò che resta dopo l’esplosione è una stella di neutroni – un “nocciolo” super compatto, molto più piccolo della stella originaria – e una nebulosa planetaria, un involucro di gas in continua espansione che, per la particolarità delle sue forme e colori, dà origine a uno degli oggetti più spettacolari del cielo.
Recenti studi hanno portato alla scoperta di una nuova classe di supernovae, battezzate superluminose (Slsn) per via della loro notevole brillantezza e della maggior durata del fenomeno esplosivo. La notizia davvero sorprendente in merito a questi oggetti – dei quali se ne conosce un numero molto limitato, appena una dozzina – riguarda la loro modalità esplosiva. Gli astronomi avrebbero infatti trovato per uno di essi – nome di catalogo: DES14X3taz – l’evidenza di ben due eventi esplosivi. Una scoperta che, se confermata, comporterà una revisione della teoria correlata.