Una città al lavoro. A La Spezia una mostra per raccontare un pezzo di storia dimenticata

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Una città al lavoro. La Spezia 1945-1960 tra Ricostruzione e Guerra Fredda. È questo il titolo della mostra che si inaugura il 22 settembre e che racconta i primi licenziamenti politici nelle grandi fabbriche di La Spezia: Fincantieri, Arsenale Militare, OTO Melara. È qui che si tengono i primi scioperi politici del Dopoguerra. Siamo negli Anni Cinquanta e si respira un clima profondamente antidemocratico. Sono gli anni del Governo Scelba e della repressione dei diritti. I lavoratori che subiscono i licenziamenti politici spesso devono lasciare il paese. Molti di loro si trasferiscono in Svizzera, dove devono iniziare una nuova vita.

Una pagina davvero poco conosciuta della nostra storia più recente che verrà raccontata più ampiamente dalla ricerca “Fabbricare il futuro” promossa dallo Spi Cgil di La Spezia e sostenuta dallo Spi nazionale. I risultati della ricerca, che sarà caratterizzata dalle testimonianze dirette di molti lavoratori, verranno presentati in primavera. La mostra “Una città a lavoro” è dunque un’anteprima fotografica che restituisce per immagini gli eventi salienti di quel periodo e che inaugura la festa provinciale della Cgil di La Spezia “Avanti Popolo”.

La mostra è realizzata dalla Camera del Lavoro e dallo Spi Cgil di La Spezia in collaborazione con il Museo Audiovisivo della Resistenza, Istituzione Culturale Comune della Spezia e Mediateca Regionale Ligure “Sergio Fregoso”.