La Spezia: “Da noi porte sempre aperte”

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Le leghe di La Spezia si distinguono per l’offerta di servizi, l’accoglienza, i corsi di computer e tanta solidarietà.

«Noi siamo come una piccola Camera del lavoro: siamo un punto di riferimento non solo per i pensionati, ma anche per i lavoratori e gli stranieri». Lo racconta con la pacatezza che lo contraddistingue, Giancarlo Brozzo, segretario della lega Spi di Arcola, un Comune di diecimila residenti a est di La Spezia, il terzo della provincia per numero di abitanti. La lega Spi, che qui ha tre sedi (le due subleghe sono a Romito e Amelia), rappresenta 1.100 iscritti, uno ogni tre pensionati.

Il segreto? «La porta è sempre aperta – continua Brozzo –, non solo ai pensionati ma anche al lavoratore che viene per gli assegni familiari, per il Tfr, oppure per definire la propria situazione pensionistica». Cosa è stata capace di fare questa lega, lo racconta Claudio Mentani, responsabile della sede di Romito e collaboratore Inca. «In tre anni siamo riusciti, con 243 pratiche inoltrate, a recuperare 336 mila euro di cosiddetti “diritti inespressi”, con una media di 1.400 euro a pratica». Come abbiamo visto anche a Genova molti pensionati non sanno che se all’Inps non chiedi, non ottieni. «Le persone vengono da noi anche per socializzare, per stare insieme», spiega Lucia Bonamini, guida del coordinamento donne. L’impegno delle donne è molto forte: va dalla confezione delle pigotte per raccogliere fondi per la beneficienza all’organizzazione di corsi di computer per gli anziani o per gli immigrati. «Sono corsi che hanno un taglio particolare – precisa Lucia – per i bambini delle scuole e per le mamme dei circa settanta nuclei familiari di stranieri che lavorano e si sono integrati nella nostra comunità». Il nuovo segretario provinciale, Carla Mastrantonio, che ha preso il testimone da Patrizia Vistori, dice: «Questa lega è un esempio per tutte, per come sa legarsi in modo positivo al territorio, creando occasioni di socializzazione e di solidarietà».