Come si curano gli anziani. Parlano i professionisti della cura

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Come si curano gli anziani? Come mangiano? Se ne parlerà a Reggio Emilia il 5 ottobre durante la presentazione della ricerca Pensa a cosa mangi realizzata dal sindacato dei pensionati della Cgil insieme a Auser in collaborazione con la Fondazione Giuseppe Di Vittorio.

Le abitudini alimentari delle persone anziane hanno un sicuro influsso sulle condizioni di benessere e sulla salute. Così come appare sempre più evidente l’esigenza di svolgere una dieta equilibrata fatta soprattutto di alimenti sani, in particolare in età avanzata. La ricerca Pensa a cosa mangi, nella sua seconda edizione mette in luce le opportunità e le eventuali difficoltà del seguire una buona alimentazione e di curarsi adeguatamente, soprattutto quando si è più avanti con gli anni. Lo fa interrogando i “professionisti della cura e del benessere” (medici, medici omeopati, farmacisti, erboristi) con l’obiettivo di capire come si curano gli anziani e di analizzare l’approccio dei professionisti nei confronti della terza età, evidenziandone anche criticità e questioni aperte.

Agli intervistati sono state fatte domande relative alle diverse patologie comprese quelle legate all’alimentazione, a come e quando si curano gli anziani, ai più ricorrenti errori alimentari. Si è voluto poi indagare il tipo di risposte che i medici di medicina generale e omeopati, farmacisti ed erboristi forniscono a chi è avanti con gli anni, in merito al tipo di farmaci da assumere, indicazioni e consigli su alimentazione e stile di vita, sulla disponibilità al cambiamento dei pazienti. A tutti sono state fatte poi delle domande relative al tipo di formazione continua che conducono e alla disponibilità rispetto a progetti condivisi con il sindacato e il mondo dell’associazionismo.

La prima fase della ricerca, pubblicata nel 2016, era finalizzata a indagare salute e qualità della vita delle persone anziane. Con un obiettivo: aiutare ad acquisire consapevolezza rispetto a un diverso modo di alimentarsi superando la ricerca del prodotto al massimo ribasso, per un consumo più oculato ma di qualità. Pensa a cosa mangi 1 aveva coinvolto oltre 11.000 anziani. Un articolato questionario li aveva interrogati su caratteristiche e criticità delle abitudini alimentari, sondando anche la loro disponibilità ad attivarsi per il cambiamento dei propri stili di vita, consolidati ma non necessariamente salutari. La ricerca aveva evidenziato condizioni che rendono diseguali le opportunità di benessere, in particolare quelle legate al reddito disponibile, alle relazioni familiari e di prossimità (fragili o assenti), alla residenza (soprattutto per coloro che vivono nel Meridione) e, infine, agli effetti della crisi.

Pensa a cosa mangi 2 verrà presentata a Reggio Emilia presso il Centro Internazionale Loris Malaguzzi il 5 ottobre, durante un convegno nazionale che vedrà la partecipazione di grandi esperti di cibo e alimentazione. Dopo i saluti da parte del sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi, introdurranno i lavori Mina Cilloni, segretaria nazionale Spi Cgil, ed Elisabetta Turri, Auser nazionale. I risultati della ricerca saranno poi illustrati da Beppe De Sario della Fondazione Di Vittorio. A seguire la tavola rotonda (cui parteciperà anche Italia Logeva, la rete nazionale di ricerca sull’invecchiamento e la longevità attiva) con Enzo Costa, Presidente Auser nazionale, Andrea Filippi, responsabile medici Fp Cgil, Umberto Nizzoli, psicologia e psicoterapeuta, Paolo Pigozzi, medico e nutrizionista, Ivan Pedretti, Segretario generale Spi Cgil. A condurre sarà il direttore del giornale LiberEtà Giorgio Nardinocchi.