Presentata oggi a L’Aquila la Festa di LiberEtà promossa dallo Spi Cgil

0
1275

Con la conferenza stampa che si è svolta oggi a l’Aquila  presso la sede della Cgil provinciale (via Saragat, località campo di Pile), ha preso ufficialmente  il via la Festa nazionale di LiberEtà organizzata dallo Spi-Cgil nella città abruzzese dal 29 giugno al 1° luglio. L’iniziativa, che durerà tre giorni, vedrà la partecipazione di oltre trecento pensionati e pensionate provenienti da tutta Italia e una serie di iniziative aperte a tutta la cittadinanza aquilana. Nel corso della conferenza stampa lo Spi-Cgil ha presentato un video che racconta cos’è L’Aquila oggi attraverso la voce di chi, giorno dopo giorno, lavora per far ripartire la città.

Il programma. Tre giorni da vivere insieme alla città

 

 

I dettagli organizzativi e le ragioni che hanno spinto lo Spi-Cgil nazionale a scegliere L’Aquila come sede della Festa di quest’anno sono stati illustrati dal Segretario nazionale dello Spi-Cgil Attilio Arseni, dal Segretario provinciale della Cgil Umberto Trasatti e dal Segretario generale dello Spi-Cgil L’Aquila Loretta Del Papa.

«La Festa che terremo nei prossimi giorni a l’Aquila – ha affermato Trasatti – arriva dopo sette anni di impegno che tutta la Cgil ha profuso su questo territorio, sin dalle prime ore che seguirono il terremoto che ha sconvolto le vite di decine di migliaia di persone che vivevano nella zona».

«Il futuro della città, la sua ricostruzione, passano necessariamente attraverso un lavoro comune tra le generazioni – ha detto invece Loretta del Papa – e la Festa di LiberEtà rappresenta questo progetto».

«L’obiettivo dell’iniziativa – ha precisato Attilio Arseni –  è quello di coinvolgere la città e chi ha scelto di rimanere per vederla ricostruita. Dal terremoto di sette anni fa –ha aggiunto il segretario nazionale dello Spi – i ritardi nella ricostruzione sono evidenti ma oggi  è anche tempo di fare proposte: tra le iniziative di questi tre giorni ci occuperemo di questo tema con un convegno che si terrà il 29 giugno. La Festa si terrà, è vero,  nel centro storico dell’Aquila ma uno dei momenti più importanti si terrà in periferia, precisamente a Paganica, dove un gruppo di street artist sta disegnando i muri delle case distrutte dal terremoto e che sino a oggi nessuno ha ancora rimesso in piedi. Ecco, vorremmo che le opere grafiche di questi giovani artisti vengano abbattute al più presto come segno di una ricostruzione che finalmente riparte».

L’Aquila sta piano piano rinascendo dopo il terremoto di sette anni fa. Il centro storico è un cantiere a cielo aperto ma nei fatti è ancora abbandonato: le attività commerciali attive sono pochissime e la maggior parte delle abitazioni non sono ancora state del tutto restituite ai legittimi proprietari. La presenza dello Spi a L’Aquila ha l’obiettivo di ricordare che il processo di ricostruzione non è affatto finito e che ancora tantissimi aquilani vivono nelle abitazioni provvisorie. «Vogliamo – è l’intento dello Spi Cgil – riaccendere i riflettori su una realtà di cui in troppi si sono già dimenticati e i cui problemi sono ancora tutti da risolvere e avviare una riflessione sul tema della ricostruzione e della condizione della popolazione nella città del post-terremoto».

«La nostra è una festa di piazza che vuole coinvolgere la cittadinanza. Ma è anche un appuntamento per i nostri iscritti provenienti da tutta Italia e per il nostro gruppo dirigente. L’evento, realizzato con il patrocinio del Comune de L’Aquila, si sviluppa lungo tre giornate in alcuni luoghi chiave della città: il Parco del Castello, l’Auditorium di Renzo Piano, l’Università e la frazione di Paganica. Oltre a momenti di incontro e confronto per le nostre delegazioni abbiamo previsto degli eventi aperti al pubblico. Musica, incontri, degustazioni. Con la città e per la città».

«Nell’organizzazione della festa abbiamo deciso di coinvolgere le energie presenti sul territorio, giovani e meno giovani, che lavorano quotidianamente per costruire il futuro della città.
I concerti, innanzitutto: due serate animate da musicisti di rilievo, tra cui Eugenio Bennato, con la direzione artistica dell’associazione culturale I Guastafeste e di A Lot Entertainement, che da anni organizzano festival ed eventi musicali in città. Le degustazioni, in piazza, per le nostre delegazioni e per la cittadinanza. Prodotti tipici locali messi a disposizione dal Mercato Contadino de L’Aquila e da altri produttori. Perché la valorizzazione del territorio passa anche attraverso il cibo. Il progetto della streetart a Paganica, realizzato in collaborazione con Re_Acto Fest che già negli anni passati ha portato in città streetartist di fama nazionale e internazionale. Il percorso culturale. La festa è anche l’occasione per attraversare la città con una visita guidata per le nostre delegazioni organizzata in collaborazione con l’associazione aquilana Archeoclub. Una tavola rotonda pensata come momento di incontro e confronto sul futuro de L’Aquila. Esperti, sociologi, istituzioni e sindacato a confronto per affrontare il tema della ricostruzione e le prospettive di sviluppo. La mostra fotografica “Le mani della città” di Claudia Pajewski all’ex nido di Viale Duca degli Abruzzi che prima del sisma ospitava il centro anziani. Un luogo particolarmente significativo per lo Spi-Cgil che subito dopo il terremoto raccolse 500mila euro con il contributo di tutti gli iscritti per la ricostruzione di questo spazio».

«All’interno della festa troveranno spazio, come di consueto, i Premi di LiberEtà. I LiberAttivi, innanzitutto: uomini e donne che in tutta Italia diffondono e promuovono il nostro mensile. Il concorso narrativo, Premio LiberEtà 2016, che compie 18 anni. Infine, il concorso dei cortometraggi, Spi Stories, giunto alla sua quarta edizione».