mercoledì 24 Aprile 2024
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Premi LiberEtà, prossimamente i vincitori

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Premi LiberEtà, prossimamente i vincitori

Nonostante le difficoltà e i cambi di programma imposti dalla pandemia, la XXII edizione del Premio letterario LiberEtà si avvia verso il gran finale, come pure la I edizione del Premio Guido Rossa e l’VIII edizione del concorso di cortometraggi Spi Stories.

La cerimonia di premiazione si terrà a ottobre a Roma. A contendersi il primo posto del Premio Letterario che, come da regolamento, dà diritto alla pubblicazione dell’opera, saranno, in ordine alfabetico: Domenico Aleotti, con il racconto L’azzurro rubato; Eugenio Vittorio Donise, con un diario dal titolo Con la sabbia in bocca; Vincenzo Mazzeo, autore di Radici, andata e ritorno. Prima di arrivare in finale, i tre autori hanno dovuto misurarsi con oltre ottanta concorrenti e superare più di una selezione. Dalla prima di queste, affidata al comitato organizzatore, sono state scelte sei opere. Successivamente, venti gruppi di lettura attivi in tutte le regioni italiane hanno individuato le tre opere finaliste. Spetterà ora al comitato scientifico, la qualificata giuria composta da critici letterari, scrittori e giornalisti, decretare il vincitore dell’edizione numero ventidue del premio dedicato ai diari che parlano di vita, di lavoro e di impegno sociale e politico.

Prima edizione invece per il Premio Guido Rossa, nato quest’anno con l’obiettivo di raccogliere storie ambientate a cavallo degli anni Sessanta-Settanta per tracciare il profilo di una memoria collettiva narrata dai testimoni diretti. Un modo per ripercorrere, insieme, anni importanti e tumultuosi, pieni di contraddizioni, di violenza ma anche di grandi cambiamenti politici e sociali e di importanti conquiste che oggi, più che mai, dobbiamo ricordare. Guido Rossa fu un operaio e sindacalista coraggioso che pagò con la vita per aver denunciato le Brigate Rosse. Con questo premio vogliamo rendergli omaggio.
A differenza del premio letterario, il Premio Guido Rossa non prevede una rosa di tre finalisti ma solo un vincitore, che verrà proclamato durante l’evento.

Ottava edizione per il concorso di cortometraggi Spi Stories. Obiettivo del concorso è chiamare a raccolta giovani filmmaker e registi e chiedergli di esprimersi su un tema cruciale per i tempi odierni con un video della durata massima di dieci minuti. Quest’anno il tema è dedicato al tema delle disuguaglianze. Sono arrivati più di 800 lavori da tutto il mondo, a testimoniare una crescita costante di Spi Stories nel panorama dei concorsi di cortometraggi. Sette i semifinalisti, scelti dalla giuria prima dell’interruzione estiva. I tre finalisti sono stati invece decisi in questi giorni. Tra di loro anche un quattordicenne del Kurdistan iraniano già al suo secondo cortometraggio, Zhivar Farajzadeh, che con Serok racconta il dramma del lavoro minorile, uno dei temi in assoluto più trattati da tutti i partecipanti al concorso. Shoe, sempre dall’Iran, di Hossein Darabi, racconta invece la storia di un padre e di un figlio che vivono in una delle regioni più povere del pianeta. Infine, un cortometraggio italiano, firmato da due donne, Paola D’Orsogna, Sara Scamarcia, dall’eloquente titolo Fertility day che racconta il drammatico tema delle discriminazioni di genere sul lavoro.

Dunque, appuntamento a ottobre per omaggiare tutti i finalisti e proclamare i vincitori.