L’intervento dell’attore Pietro Turano, attivista Lgbtqia+ al congresso dei pensionati della Cgil in corso a Verona, accolto dagli applausi “Noi giovani non siamo il futuro, ma il presente”. Ai delegati: “Vivete, alterate il tempo, cambiamo la storia insieme”.
“Al presidente del Senato dico: impara da mia nonna ad ascoltare, impara a sentire il fascino di quel che sembra incomprensibile”. Nel suo intervento al congresso dei pensionati della Cgil, Pietro Turano non le manda a dire. Attore, attivista lgbtqia +, Turano è portavoce del Gay Center e collabora con diverse testate nazionali, dove scrive di diritti e cultura.
Da attore fa parte del cast di Skam Italia, una serie in onda su Netflix ed è tra gli autori del podcast “Eclissi talk”. L’eclissi è quella in cui è costretto a vivere chi vive la condizione di Pietro.
“Oggi – spiega rivolto ai delegati del congresso – dei gay si parla, vi è una rappresentazione della nostra condizione, ma non vuol dire che non siamo discriminati. Il nostro paese rimane in fondo alla classifica nel rispetto dei diritti della comunità Lgbt. Continuiamo a soffrire la mancanza di una legge sulla transfobia e l’omofobia”.
Per Turano “la battaglia per i diritti dei gay, delle lesbiche, dei trans, non è solo una battaglia per i diritti civili ma anche per i diritti politici e sociali di queste persone. Le discriminazioni sul lavoro sono aumentate e molti minori vengono discriminati in famiglia, costretti spesso a lasciare le loro case e con esse anche l’istruzione. C’è poi chi non va nemmeno più a votare, per non vedere il vecchio nome sulla scheda”.
L’attivista ha ricordato la storia di uno dei primi accolti in una delle case famiglia gestite dall’associazione che Turano dirige. “Poco tempo fa ho incontrato questo ragazzo marocchino. Qualche anno fa è stato deportato dai genitori in Marocco, paese in cui non aveva mai vissuto, e privato dei documenti. Nessuno lo ha cercato né la scuola né le autorità. Riuscimmo a riportarlo in Italia, dopo mesi di lavoro. Oggi vive in Inghilterra, è un parrucchiere e vive con il suo compagno. Di quell’esperienza mi ha detto: ‘mi sono sentito un fantasma’.
L’attore si è soffermato a lungo sulla concezione del tempo. “Una cosa che mi viene detta spesso è ‘ma voi giovani siete il futuro’. In prima battuta mi viene di rispondere: ‘E voi chi sareste, il passato?’ Ecco, quando ci dicono così significa che vogliono rimandare il nostro tempo all’infinito. Assicurare la conservazione del potere alle generazioni intermedie. Noi invece dobbiamo metterci in testa che siamo l’instancabile presente. Vivete, alterate il tempo, cambiate la storia insieme a noi”.