Pensioni in (piccolo) aumento da ottobre: ecco cosa c’è da sapere

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L’anticipo a ottobre della rivalutazione porterà incrementi irrisori. Da novembre scatta il conguaglio dello 0,2 per cento sulla perequazione del 2021 

A ottobre scatta la rivalutazione anticipata delle pensioni, come previsto dal decreto Aiuti bis. La misura riguarda i redditi sotto i 2.692 euro (quindi sotto i 35mila euro all’anno) che saranno rivalutati da ottobre a dicembre del 2 per cento.

Un provvedimento che non soddisfa:con l’inflazione all’8,4 per cento, spinta su dalle bollette energetiche e dai prezzi di generi di largo consumo, l’anticipo, che porterà in tasca ai beneficiari pochi euro al mese, non risolve i problemi dei pensionati.

L’erosione del potere d’acquisto di milioni di pensionati e lavoratori è già in corso da mesi e la rivalutazione degli assegni di pensione arriverà tardi.

“Sarebbe stato più incisivo – spiega Daniela Cappelli, segretaria nazionale dello Spi Cgil – un intervento sulla quattordicesima, opportunamente rivalutata, per i redditi fino a tre volte il trattamento minimo (circa 1.500 euro mensili)”.

Il conguaglio dello 0,2 per cento

Il decreto ha introdotto anche l’anticipo a novembre della decorrenza del conguaglio relativo al calcolo della perequazione del 2021. Anche questa misura è soggetta a tassazione. Il conguaglio riguarda la differenza tra il tasso di perequazione provvisorio e quello definitivo rilevato dall’Istat con riferimento all’anno precedente. Nel 2022 il tasso provvisorio è stato del 1,7 per cento, ma quello definitivo è risultato dell’1,9 per cento.

Con la rata di novembre, aggiornata con lo 0,2 per cento, ai pensionati saranno corrisposti anche gli arretrati riferiti ai mesi da gennaio a ottobre 2022. L’adeguamento riguarda tutte le pensioni e sarà pieno per i trattamenti fino a quattro volte il minimo per poi ridursi sulla parte eccedente.

Le due misure – la rivalutazione anticipata e l’anticipo del conguaglio – valgono nel complesso due miliardi di euro. Ma pagate le tasse, quello che andrà realmente ai cittadini scende a un miliardo e mezzo.