Otto proposte per riformare le Rsa. L’inziativa dei sindacati in Lombardia

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Le proposte sono state presentate dai tre segretari di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, Zanolla, Didoné e Bontempelli, al presidente del consiglio regionale, al termine di una petizione che ha raccolto 23mila firme. Zanolla: «Urgente cambiare le 700 strutture lombarde per mettere al sicuro gli ospiti».

Otto proposte per riformare le Rsa Lombarde, “perché siano luoghi dove vivere serenamente la vecchiaia”. Sono quelle presentate dai sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil al presidente del consiglio regionale della Lombardia Alessandro Fermi, al termine di una petizione che in due mesi ha portato a oltre 23mila firme. I rappresentanti dei tre sindacati sono stati accolti a Palazzo Pirelli dal vice Presidente Carlo Borghetti.

Nel dettaglio il documento chiede forme di residenzialità aperta e leggera; integrazione tra Rsa e servizi sociosanitari territoriali; adeguamento dei minutaggi assistenziali alla reale complessità di cura degli anziani; trasparenza su dati, esiti di cura e rette; copertura del 50% delle rette da parte del servizio sanitario regionale; rette sostenibili per le famiglie; rafforzamento del personale e percorsi di formazione specifici; visite dei familiari in sicurezza.

“In Lombardia -hanno spiegato i segretari di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil Valerio Zanolla, Emilio Didonè e Serena Bontempelli- sono presenti circa 700 Rsa che ospitano oltre 65mila anziani: il tema della non autosufficienza sta assumendo sempre più carattere di urgenza e priorità, anche alla luce dell’invecchiamento della popolazione e della maggiore longevità, e in considerazione di un numero di anziani soli in forte aumento. Da qui la nostra richiesta all’Assessorato regionale al Welfare di avviare un tavolo di confronto sui temi e le istanze sollevate”.

“Il percorso che abbiamo appena avviato questa settimana con l’inizio delle audizioni per la riforma della legge 23 del 2015 -ha sottolineato il Presidente Alessandro Fermi- rappresenta sicuramente l’occasione e il contesto più adatto per approfondire le proposte e le sollecitazioni contenute nella petizione e che sicuramente meritano attenzione. Migliorare sempre di più le condizioni di cura e assistenza ai nostri anziani rappresenta una delle principali sfide della riforma e sono convinto che sapremo centrare al meglio l’obiettivo”.

“Il bisogno di assistenza degli anziani non autosufficienti è in forte evoluzione, così come tutto il mondo RSA -ha aggiunto il Vice Presidente Carlo Borghetti-: trovo davvero interessante la piattaforma di proposte presentata dai sindacati pensionati della Lombardia, che mi sento di condividere e che auspico diventi presto elemento di confronto anche per la nuova riforma sanitaria”.