Mobilità. Siamo sicuri che il futuro passa dall’auto elettrica?

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L’impatto ambientale provocato dai motori a combustibile fossile non è più sostenibile. Ma davvero il futuro della mobilità passerà attraverso quelli elettrici?

Mercato in espansione. Il futuro dell’auto è elettrico. O almeno così sperano le generazioni che si battono per l’ambiente e molte istituzioni che cercano di fare proprie certe politiche. A partire dall’Unione europea, che ha fissato come proprio obiettivo il passaggio all’elettrico entro il 2035 e la messa al bando di diesel e benzina. Già oggi le auto elettriche stanno diventando la principale alternativa ai motori classici. In Italia, ad esempio, nel 2021 ne sono state immatricolate 136.000 (+127%), alle quali si sommano 423.000 auto ibride (+91%). Un dato importante, visto che le auto tradizionali sono una delle prime cause di inquinamento atmosferico: circa il 72 per cento delle emissioni di anidride carbonica, infatti, sembra essere legata al trasporto stradale. Che produce anche polveri sottili e biossido d’azoto, altrettanto pericolosi. Un impatto ambientale non più sostenibile, che il piano europeo Green Deal vuole ridurre del 90 per cento nei prossimi trent’anni, raggiungendo la neutralità climatica entro il 2050, puntando anche sulle nuove tecnologie dei motori elettrici.

Pregi e difetti. Ma l’impatto ambientale delle auto elettriche è davvero così basso e risolutivo per l’abbattimento delle emissioni? Per valutare l’influenza delle auto sull’ambiente bisogna tenere in considerazione diversi fattori, come i gas serra emessi, le materie prime, l’ impatto delle fonti energetiche, la produzione di metalli pesanti e particolato, lo smaltimento finale. Si parla di Life cycle assessment (Lca), cioè la valutazione del ciclo di vita di un bene o un servizio. Dall’analisi, infatti, anche le auto elettriche mostrano delle criticità. Per la produzione e la raccolta delle materie prime sono a oggi le più impattanti. La filiera produttiva non è ancora stata perfezionata, come per le auto tradizionali, rilasciando maggiori quantità di anidride carbonica. Anche la raccolta di litio per le batterie presenta molti problemi, come l’alto impatto delle miniere e lo sfruttamento della manodopera. Invece, le auto elettriche producono minori gas serra durante l’uso, e non emettendo fumi hanno livelli di particolato molto bassi, compensando in pochi anni dall’acquisto anche l’anidride carbonica emessa per la produzione. Infine, essendo prive del tubo di scappamento, non emettono sostanze tossiche come ossidi di azoto e anidride solfo- rosa.

La gestione dello smaltimento. Sull’energia elettrica il tema è più articolato. Se si ricaricano con quella prodotta da rinnovabili, l’impatto ambientale è vicino allo zero. Sfruttando invece energia “classica”, derivata da fonti fossili, le emissioni dovute alla sua produzione hanno un effetto negativo. Per lo smaltimento è possibile poi attivare un fruttuoso e sostenibile ciclo di recupero delle materie prime come il litio, che può essere riciclato. Non senza qualche problema. Perché, pur restando l’alternativa meno impattante, l’ industria delle auto elettriche ha ancora punti critici, legati alle emissioni durante la produzione e ai processi di smaltimento. La produzione di batterie aumenta ogni anno del 25 per cento, rendendo sempre più necessarie soluzioni sostenibili per lo smaltimento.

Il processo è ancora complesso, per la grande quantità di elementi inquinanti e l’alta infiammabilità del litio, che rende il trasporto costoso e pericoloso. Inoltre, secondo i ricercatori dell’Università politecnica di Madrid la produzione e l’estrazione delle materie prime come il litio trasferisce l’impatto ambientale in altri paesi, portando a maggiori danni sui loro ecosistemi e a maggiori rischi per i lavoratori e le comunità locali.

Più sostenibilità. Se le auto elettriche non rappresentano quindi la soluzione definitiva, sicuramente possono rendere la mobilità più sostenibile. Le loro emissioni di anidride carbonica sono inferiori di tre volte, così come quelle acustiche e in generale quelle degli altri inquinanti atmosferici e hanno una maggiore efficienza dei motori a combustione. Se il futuro delle auto sarà elettrico non è ancora sicuro, soprattutto in questa fase di incertezza e di crisi energetica, ma bisogna cominciare a ripensare la mobilità e sperare in un miglioramento dell’impatto ambientale delle auto elettriche.

È comunque necessario ripensare
la mobilità e intervenire per migliorare l’impatto ambientale delle auto elettriche

Se il futuro delle auto sarà elettrico non è ancora sicuro, soprattutto in questa fase di incertezza e di crisi energetica, ma bisogna cominciare a ripensare la mobilità e sperare in un miglioramento dell’impatto ambientale delle auto elettriche.

(Tratto dal nuovo numero di gennaio di LiberEtà)