Il diciottenne Francesco Ramon Franco è stato premiato alla mostra del Cinema di Venezia per il cortometraggio liberamente ispirato al romanzo di Angelina Brasacchio “Il vestito della sposa” che racconta l’amicizia di due donne calabresi durante la fine del fascismo a cui fanno da sfondo le lotte dei braccianti. Una storia di formazione, in forma di diario, che oscilla tra pubblico e privato, finalista del Premio Letterario di LiberEtà nel 2014.
Il premio si chiama Memory Ciak e nasce all’interno del concorso nazionale “Book Ciak Azione!” giunto alla sua sesta edizione, dedicato all’intreccio tra cinema e letteratura, in collaborazione con Roma Lazio Film Commission, il Sindacato Nazionale dei Giornalisti Cinematografici, le Giornate degli Autori, lo Spi Cgil e Rai Tre come media partner. Un concorso che è soprattutto un luogo di sperimentazione e uno spazio dedicato ai giovani filmmaker per offrire loro l’opportunità di arrivare alla vetrina di un grande festival sperimentando il piacere del cinema e della letteratura.
Il cortometraggio di Ramon Franco è stato scelto da una prestigiosa giuria presieduta da Daniele Vicari, insieme a Wilma Labate, Teresa Marchesi e Gianluca Arcopinto. La sezione speciale Memory Ciak in cui trova posto il libro di LiberEtà è particolarmente significativa perché consente l’incontro tra generazioni e un intreccio proficuo tra il linguaggio contemporaneo del video e la parola scritta del diario. Due epoche distanti si toccano, si intrecciano e si contaminano.