Io resto in montagna

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Il consiglio dei ministri ha introdotto per la prima volta misure organiche, con agevolazioni e sgravi fiscali, per contrastare e valorizzare le aree montane e quelle interne. Ecco una breve guida al provvedimento del governo. 

Un’occasione di rilancio. Un intervento in favore delle economie montane che punta a contrastare lo spopolamento e a valorizzare le terre alte e le aree interne arriva dal disegno di legge approvato dal Consiglio dei ministri che introduce misure organiche volte a favorire lo sviluppo economico e la ripresa di tanti territori che avranno l’opportunità di diventare sempre più una risorsa per il paese.

Il rilancio è fondamentale perché è in queste realtà – fragili per condizioni fisico-geografiche, ambientali e per processi modificativi della vita sociale intervenuti nel tempo – che si giocano il futuro della conservazione e la rigenerazione della biodiversità del nostro continente.

La parola chiave. “Ripopolamento” diventa quindi la parola chiave in un paese in cui la superficie montana occupa il 49 per cento del totale, ma nella quale la densità abitativa è calata moltissimo nell’ultimo decennio. Le zone montane saranno oggetto di una specifica strategia che garantirà l’erogazione delle risorse del fondo per lo sviluppo delle montagne italiane i cui importi sono di cento milioni per il 2022 e duecento milioni dal 2023. Previsto lo sviluppo della sanità e delle scuole di montagna, dei servizi di telefonia mobile e accesso a internet. Inoltre, per quanto riguarda il nodo energia, è prevista la realizzazione di sei parchi eolici in Puglia, Basilicata e Sardegna. Ma vediamo meglio i contenuti del progetto.

Prima casa. Previste detrazioni sul mutuo per chi, con meno di quarantuno anni, acquista una prima casa in un comune montano con meno di duemila abitanti.

Sanità. Previsti punteggi preferenziali di carriera per il personale sanitario che ha lavorato per almeno tre anni in un comune di montagna, e agevolazioni sotto forma di credito di imposta per l’affitto o l’acquisto dell’abitazione.

Scuola. Agevolazioni e premi anche per gli insegnanti che prestano il servizio scolastico nelle aree montane, così da scongiurare la chiusura delle scuole. Telefonia mobile e internet. Previsti interventi per garantire la continuità dei servizi di telefonia mobile e delle connessioni digitali, la copertura dell’accesso a internet e la banda ultra-larga che rappresenta una priorità per lo sviluppo socioeconomico dei territori montani a maggiore rischio di spopolamento.

Settore agricolo e forestale. Sono previsti sostegni agli imprenditori agricoli e forestali, con credito di imposta per coloro che esercitano la propria attività nei comuni montani e che investono nelle pratiche benefiche per l’ambiente e il clima.

Imprese giovani. Un pacchetto di misure fiscali di favore è previsto anche per le imprese montane “giovani”, con credito d’imposta per le piccole e microimprese che intraprendono la propria attività nei comuni montani. Destinatarie di questa agevolazione sono le imprese guidate da almeno una persona che non abbia compiuto i 36 anni di età.

(Articolo tratto dal numero di maggio di LiberEtà)