giovedì 18 Aprile 2024
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‘Ndrangheta, intimidazione a Valle del Marro. La nostra solidarietà

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‘Ndrangheta, intimidazione a Valle del Marro. La nostra solidarietà

Duecento piante di kiwi estirpate e tagliate. È solo l’ultimo di atto di intimidazione nei confronti delle donne e degli uomini della Coop Valle del Marro-Libera Terra che in Contrada Sovereto, a Gioia Tauro, dopo quattro anni, con lavoro e passione hanno fatto rifiorire un terreno confiscato alla ‘ndrangheta. Nei mesi scorsi qualcuno aveva in parte manomesso e in parte rubato l’impianto di irrigazione del campo, in cui vengono coltivate 800 piante di kiwi: nel giro di un anno, è la quarta volta che la Coop subisce atti idi intimidazione.

Se lo scopo era impaurire, i tanti messaggi di solidarietà e vicinanza arrivati alla Coop Valle del Marro testimoniano invece che l’effetto prodotto è stato esattamente il contrario. «A don Pino De Masi e alla Cooperativa – afferma in un comunicato il Sindacato pensionati italiani della Cgil, da anni impegnato nei campi della legalità che ogni estate si tengono all’interno dei beni confiscati ai mafiosi – va tutta la nostra solidarietà e l’invito a continuare con ancora più forza e determinazione nel loro straordinario e prezioso lavoro. Questi gesti vorrebbero intimidire tutti quelli che operano contro le mafie e l’illegalità ma ottengono l’effetto opposto radicando ancora di più le ragioni di una battaglia di democrazia e di civiltà. È anche per questo che continueremo a lavorare al fianco della cooperativa come facciamo già da molti anni ogni estate insieme a tanti pensionati e studenti di tuta itallia»

“Conosciamo bene la Coop Valle del Marro – fa sapere con un post su fb il segretario generale dello Spi Cgil Ivan Pedretti – una realtà con cui collaboriamo da tanti anni per i campi della legalità che ogni estate ci vedono protagonisti insieme a tanti pensionati e studenti di tutta Italia. I trattori della cooperativa si sono rimessi subito all’opera per riparare il danno che è stato fatto. Non c’era risposta migliore. Bravi! La mafia non vincerà».

«Il reiterarsi di queste intimidazioni con un accanimento verso la coop e lo stesso terreno riconvertito in altre colture necessita – esortano la Cgil della Calabria e della Piana di Gioia Tauro – di un maggiore approfondimento da parte delle forze dell’ordine e della magistratura nei confronti della criminalità organizzata interessata alla filiera dell’agroalimentare».

«Dal 2014 – precisano in un comunicato congiunto – l’impegno costante della Coop Valle del Marro, che si concretizza nella gestione dei terreni confiscati alla ‘ndrangheta per ridarne valore sociale, promuove valori di giustizia e legalità costituendo una testimonianza importante di coraggio e coerenza in un territorio difficile quale la Piana di Gioia Tauro. Esprimiamo con forza solidarietà e sdegno per quanto accaduto. Nei prossimi giorni incontreremo i ragazzi della coop e don Pino De Masi ai quali va la nostra vicinanza e il pieno sostegno confermando il comune impegno contro la ‘ndrangheta e per l’affermazione della legalità».