Abbiamo chiesto ai nostri lettori che ci seguono sulla piattaforma social più famosa del web, Facebook, di raccontarci la propria esperienza con internet e con i social network che, volenti o nolenti, stanno cambiando la nostra vita.
I nostri lettori (distribuiti in 140 mila famiglie in tutta Italia), sempre più frequentemente utilizzano Facebook e si informano anche sulla rete. Anche se c’è ancora chi preferisce la carta stampata e i cari vecchi Sms invece della cosiddetta messaggistica istantanea. Eppure in tanti si cimentano con le nuove tecnologie, magari facendosi aiutare quando incontrano qualche difficoltà.
Ecco i primi pareri che abbiamo raccolto.
Nonna social. «Sono su Facebook e su WhatsApp, consulto spesso il web, utilizzo la posta elettronica e non so più rinunciare al mio e-book. Ho 68 anni. Sono una vecchietta arzilla?». A chiederselo è Sandra, una nostra lettrice che ci segue anche su Facebook. «Al mattino, però, davanti alla colazione – prosegue – mi piace sfogliare una rivista, per questo mi faccio durare LiberEtà il più possibile».
LiberEtà e i social. «La mia esperienza con i social è un po’ disastrosa – dice Marzia – ho poca dimestichezza con il computer e anche se lo uso a volte devo chiedere aiuto ai miei figli. Talvolta i social mi spaventano un po’ perché se non si sta attenti si finisce in qualche imbroglio».
In pericolo c’è soprattutto la buona informazione. Circolano sempre più notizie false che creano inutili allarmismi. Per questo è importante conoscere il web: per potersi difendere al meglio e utilizzare la tecnologia in modo consapevole. Come fa Mirella, che ci scrive: «Mi piacciono i social, da utilizzare con giudizio, ma mi aprono al mondo». Anche Maria è dello stesso avviso: «Seguo i social, consapevole delle false notizie e della superficialità dell’informazione. Seleziono le amicizie e leggo gli articoli interessanti che ricevo da amiche e amici. Lo trovo utile».
Conoscere per partecipare. L’approfondimento, l’informazione corretta, l’uso consapevole e responsabile dei nuovi strumenti che la tecnologia ci mette a disposizione, sono un arricchimento. Le piazze virtuali possono accrescere le nostre conoscenze, la nostra rete sociale, rafforzare una comunità e, perché no, crearne di nuove, favorire la condivisione di esperienze e di saperi. «Essere aggiornati e informati, oltre a essere un piacere dovrebbe dare l’input per partecipare – dice Pierpaolo –. Essere in grado di contribuire ad arricchire la propria e l’altrui memoria». Anche Ivo la pensa così: «La cultura unisce. Per cui ben venga chi fornisce un’informazione genuina per lavoratori e pensionati».
LiberEtà lo sta facendo da qualche anno, anche su Facebook, proponendo sempre informazioni chiare, semplici, corrette e approfondite in un dialogo costante tra rivista e sito web. Già, perché la rete è il nostro presente e il nostro futuro. Ma dobbiamo, insieme, utilizzarla al meglio. Un lavoro che possiamo fare anche grazie ai preziosi commenti e suggerimenti di voi lettori.