“Insieme: unici perché diversi”. Da Chiaravalle un premio per l’inclusione

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A fine maggio, Il Coordinamento Donne Spi Cgil di Chiaravalle Centrale, in Calabria, con la collaborazione dello Spi Cgil e dell’Auser, ha presentato la seconda edizione del “Premio Liberetà”, con l’ex sindaco di Riace Mimmo Lucano e il segretario dello Spi Ivan Pedretti. 

Parlare di differenze e inclusione partendo dalle buone pratiche del Modello Riace e dal racconto emozionato e appassionato dell’ex sindaco Mimmo Lucano, fino alle poesie e ai componimenti dei ragazzi e dei cittadini che hanno preso parte alla seconda edizione del Premio Liberetà tenutosi a Chiaravalle a fine maggio. “Insieme: unici perché diversi”, questo lo slogan che ha raccolto gli intenti della manifestazione promossa dal Coordinamento donne Spi Cgil di Chiaravalle Centrale in collaborazione con lo Spi Cgil Calabria e Auser Calabria.

Diversi i temi affrontati tramite gli interventi dei partecipanti e la lettura dei contributi vincitori dell’iniziativa, perché sono tante le sfumature della diversità. Un tema che non è da relegare solo alla disabilità o al colore della pelle, come ha rimarcato Ivan Pedretti, segretario generale Spi Cgil, secondo il quale “è spesso l’inclusione ciò che manca agli anziani. Ecco perché penso che manifestazioni come questa siano importanti. Bisogna lavorare per costruire una società che sta insieme, che si unisce, che evita separazioni e in questa iniziativa c’è stata inclusione tra le vecchie e le nuove generazioni. Sono state usate parole importanti, come solidarietà e inclusione sociale e penso che siano valori fondamentali per tenere insieme il Paese”.

 

“Questa iniziativa – ha sottolineato il segretario – ha un valore culturale, non solo politico e non solo sindacale: è quello di tenere insieme le generazioni di soggetti diversi”.

“Parlare oggi di diversità è attuale e necessario – ha rimarcato la segretario di Spi Cgil Calabria Claudia Carlino – sono ancora troppi i casi di intolleranza verso quanti cercano di vivere orgogliosamente la propria identità, sia essa una condizione fisica, uno stile di vita, un’origine o semplicemente un’idea politica. Sostenere e difendere da attacchi strumentali il Modello Riace è, per questo, prioritario. Perché è questo il modello sociale che ha dimostrato che l’accoglienza è un valore che fonda un mondo possibile e moderno”.

“L’articolo 3 della Costituzione – ha continuato Carlino – poggia sull’uguaglianza tra persone, la base del vivere civile. Essere e sentirsi pienamente uguali, perché messi in condizione di vivere fino in fondo la propria individualità è il cardine cui ogni legge deve riferirsi, a partire dalle norme sulla sicurezza. E se Antonio Gramsci, nella sua incredibile attualità, diceva: ‘Ragazzi, studiate, perché abbiamo bisogno di tutta la vostra intelligenza’ è proprio perché dalla conoscenza, dalla cultura dell’altro e del nuovo, che nasceranno frutti di tolleranza, di solidarietà sociale, di pace. Ciò di cui quest’epoca ha più bisogno».

“Per noi – ha aggiunto Antonietta Santoro del Coordinamento Donne dello Spi Cgil Calabria – la diversità è unicità non è differenza. Ci teniamo a sottolinearlo e a costruire un mondo diverso, ecco perché è stata fondamentale la presenza dei bambini: questo è il vero patto intergenerazionale che noi vogliamo”.

Una manifestazione importante che ha fatto da collante tra i valori storici del sindacato.