Il “sentiero interrotto”. I venti anni del Social Forum di Firenze

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Dal 9 al 12 novembre, Cgil e Spi Cgil hanno organizzato una serie di iniziative per ricordare il Forum che si tenne nel 2002 nel capoluogo toscano. “Quei temi sono ancora attuali”. Istruzioni per un nuovo inizio

Riannodare i fili di un percorso interrotto venti anni fa, attraverso le voci dei protagonisti di ieri e di oggi. È questo il senso di “Il sentiero interrotto. Firenze social forum 20 anni dopo”, una serie di iniziative organizzate da Cgil, Cgil Toscana, Cgil Firenze, Spi Cgil Toscana, a quatto lustri di distanza dal Social Forum del novembre 2002.

La giornata di ieri

Primo appuntamento ieri alla Fortezza Da Basso, quando un folto gruppo di attori che ebbero posti e posizioni di responsabilità nel 2002, hanno ricordato l’importanza di quell’appuntamento e dell’attualità dei temi che allora mossero i partecipanti. Tra gli altri: Alessio Gramolati (Spi Cgil, al tempo segretario della Camera del lavoro di Firenze), Achille Passoni (allora Direttore generale Cgil), Achille Serra, (ex Prefetto di Firenze), Stefania Ippoliti, allora presidente Confesercenti Firenze e Sara Nocentini, allora portavoce del Forum, Matteo Maria Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, Francesca Merz, presidente Mare impresa sociale e Sergio Cofferati, allora segretario generale della Cgil. Sabina Nuti, rettrice Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Marco Tognetti, ceo Lama Agency, Ermete Realacci, Fondazione Symbola, Anna Pettini, professore economia politica all’Università di Firenze, Ivan Pedretti, segretario generale Spi Cgil.

Le testimonianze

Del Social forum del 2002, LiberEtà Toscana ha dedicato un ampio servizio sul numero di novembre, a firma di Franco De Felice, ripercorrendo i punti salienti del percorso che rese realizzabile l’evento europeo. Quell’appuntamento arrivava dopo le violenze di Napoli e Genova e si pose subito come un modello organizzativo che permise un esercizio concreto di democrazia e un nuovo modo di assicurare l’ordine pubblico nel recinto delle libertà costituzionali. Cruciale il ruolo della prefettura, allora guidata da Achille Serra e della Cgil che ebbe un ruolo significativo nel costruire il terreno politico su cui poi si articolò la manifestazione.

La chiave del successo del Social Forum di Firenze nel 2002 dal punto di vista della gestione dell’ordine pubblico è stata “il dialogo” e “ho voluto che non ci fossero zone rosse, ho dialogato ogni momento con i responsabili della manifestazione, con i sindacati, e tutti mi sono stati vicino supportandomi in ogni modo”, ricorda Achille Serra, all’epoca prefetto di Firenze.

Alessio Gramolati: “Perché abbiamo immaginato il sentiero interrotto? Qualcosa si è rotto, non sono solo trascorsi gli anni, è cambiata l’ offerta politica, la rappresentanza, il rapporto tra persona e dimensione pubblica, il cambiamento non ha migliorato le cose. Proprio perché quel percorso si è interrotto, abbiamo il dovere di cercare un nuovo inizio. Con la memoria ma anche con una nuova progettualità: la speranza, la pace, la giustizia sociale, sono aspirazioni umane che non passeranno mai di moda. Non fummo d’accordo con tutto di quel Social Forum, ma su un punto convergemmo tutti: il valore della politica costituisce la dimensione della convivenza. Molte speranze sono infrante, pensiamo ad esempio alla piega che ha preso l’innovazione”.

“Ricordare il Social Forum di Firenze – ha detto la segretaria generale di Cgil Toscana Dalida Angelini – considerare la speranza contenuta in quei passi, riflettere sulle prospettive che si aprono e che tornano negli scenari di oggi, la necessità di dar loro un progetto è l’oggetto e il motivo di queste nostre iniziative. I temi sollevati 20 anni fa sono in gran parte quelli di oggi, in questi anni sono mancate le risposte. Se quel sentiero è stato interrotto, ora, insieme, dobbiamo trovarne di nuovi, sempre su quei princìpi e quei valori: pace, lavoro, giustizia sociale, ambiente, diritti”.

Generazione social forum

Sara Nocentini appartiene alla generazione che sfilò a Firenze. Allora era dottoressa di ricerca in Storia economica e fu chiamata ad essere portavoce del Social Forum: “La mia partecipazione nacque da un interesse che coltivavo anche allora: come giungere a uno sviluppo locale che preserva il saper fare, la qualità della vita in un contesto di globalizzazione. La partecipazione era tutto, costruire l’alternativa partiva dalla consapevolezza che il sistema economico che avevamo davanti creava disuguaglianze ed esclusione sociale. La partecipazione era la pratica di quell’idea. Avevamo tutti la sensazione di un ricongiungimento di mezzi e fini: cambiavamo il mondo mentre dicevamo di volerlo cambiare”.

“Molti temi dell’epoca sono ancora temi dell’oggi, penso ad esempio all’ambiente o alle politiche sociali”, ha detto Sergio Cofferati, mentre Marco Tognetti, Ceo di Lama Agency, ha sottolineato la necessità di affrontare due temi “rendita del capitale e accumulazione del capitale”.

L’iniziativa proseguirà anche domani con numerosi ospiti e dopodomani.

Il programma dell’11 novembre

Venerdì 11 novembre sarà invece la volta dell’incontro “Le crisi dell’Europa: i nodi da sciogliere insieme” organizzato da Cgil, Cgil Firenze e Spi Cgil Firenze presso la Camera del Lavoro di Firenze in Borgo de’ Greci, 3 (Salone Di Vittorio). L’incontro si aprirà alle ore 10 con i saluti di Paola Galgani, segretaria generale Cgil Firenze, a cui seguirà la relazione introduttiva di Romano Prodi che avrà per tema “L’Europa nello scenario globale: una prospettiva tra la crisi delle democrazie nazionali e le nuove questioni geopolitiche” (ore 10.15). Il programma della mattinata prosegue con la tavola rotonda “Il futuro e le sfide dell’Europa che vogliamo” coordinata dal giornalista di Controradio Raffaele Palumbo che vedrà gli interventi di Gianna Fracassi, Martina Pignatti Morano ed Enrico Giovannini.

 

Sabato 12 novembre

La trasmissione Telegram dedicherà un approfondimento a Il sentiero interrotto. Ospiti della puntata, alle ore 20 sul Canale 11 del digitale terrestre, saranno Marzia Frediani, presidente Arci Firenze, Bernardo Marasco, Segreteria Camera del lavoro di Firenze e Don Andrea Bigalli, referente regionale di Libera Toscana.