25 aprile. Libertà, uguaglianza, democrazia e un pianeta da salvare

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Uniti per festeggiare la festa della Liberazione. Uniti per la democrazia, la libertà e l’uguaglianza. Uniti perché il nostro paese possa superare l’emergenza e tornare presto alla normalità. E uniti per la salvaguardia del pianeta. Quest’anno l’appello dell’ANPI lanciato in occasione del 25 aprile si estende anche ai cambiamenti climatici, perché ciò che è stato fatto finora non venga dimenticato.

Prima che il coronavirus ci costringesse tutti in casa e bloccasse le vite di intere nazioni, Greta Thunberg aveva smosso coscienze e mobilitato milioni di persone dando vita a una miriade di progetti e di iniziative (compreso il nostro concorso di cortometraggi Spi Stories dedicato proprio ai cambiamenti climatici). Per questo l’Anpi quest’anno ha deciso di dedicare la festa di domani non solo ai valori fondativi della nostra Costituzione, ma anche alla difesa del pianeta e alla lotta alle disuguaglianze. Non a caso Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, insieme all’Anpi ha deciso di avviare una raccolta fondi per aiutare i più bisognosi. I soldi andranno a Caritas e Croce Rossa.

Dunque una festa della Liberazione sui generis che vuole dare un contributo concreto a chi è più in difficoltà.
Un grande segnale di uguaglianza e un forte messaggio di solidarietà.

“Nel settantacinquesimo anniversario della Liberazione, abbiamo bisogno più che mai di celebrare la nostra libertà. Sappiamo che, una volta passata questa tempesta, saremo chiamati a ricostruire un mondo più giusto, più equo, più sostenibile”. È quanto si legge sul sito www.25aprile2020.it/ che l’Anpi ha messo on line per l’occasione. “Occorre porre fine a tutte le guerre fratricide per unirci tutti nell’unica lotta contro i tre nemici comuni: il virus, il riscaldamento del pianeta e le disuguaglianze socio-economiche. Stringiamoci intorno alle nostre comunità locali per ridare forza alla comunità nazionale e a quella planetaria”.

Sul nostro sito pochi giorni fa vi abbiamo raccontato il programma di domani. Alle ore 15 un grande flashmob terrà uniti tutti i cittadini italiani che vorranno partecipare in un unico coro antifascista: tutti alla finestra per cantare Bella Ciao. Una piazza virtuale per stare uniti e riaffermare il nostro senso di comunità, guardando al futuro con speranza e coraggio.

E a proposito di clima e sviluppo sostenibile vale la pena rileggere l’intervista di LiberEtà a Carlo Petrini. Le sue parole sono attuali più che mai: «La nostra generazione non deve cimentarsi solo in un ruolo di rivendicazione, ma anche di costruzione di un futuro migliore».

E intanto iniziamo a festeggiare, riproponendo una bellissima esecuzione di Bella Ciao: Micol all’arpa che lo scorso anno apriva il ventesimo congresso dello Spi Cgil; e ascoltando le parole dello storico Alessandro Barbero che ha magistralmente raccontato il ruolo dei giovani nella Resistenza.