
Tanti italiani fanno ricerche su internet quando hanno un problema medico. E sono molti a credere acriticamente a quanto trovano nei tanti siti che si occupano di salute. Il fenomeno è molto diffuso anche in ambito odontoiatrico e pare favorire interpretazioni fraudolente al fine di lucro. È difficile per i non addetti ai lavori distinguere tra necessità reali e bufale. Al punto che l’Unione nazionale medico scientifica di informazione ha promosso un’iniziativa per insegnare a distinguere la divulgazione scientifica e a trovare risposte chiare e corrette anche in rete. Il decalogo invita tutti a:
• verificare la fonte delle informazioni;
• accertarsi dell’aggiornamento del sito;
• evitare il “fai da te”;
• diffidare delle prescrizioni senza visita;
• non fornire informazioni personali;
• non credere ai racconti altrui;
• non abboccare alla pubblicità mascherata (dentiere “in prova gratuita” o visite senza impegno o miracoli di nuove tecnologie);
• non acquistare medicine on line da farmacie non autorizzate;
• non perdere mai la capacità di analisi e il buon senso;
• ricordare che nelle ricerche il primo sito ad aprirsi non è il più importante o il più affidabile. Spesso è solo quello per cui hanno pagato di più.