Al sicuro da chi? Si intitola così l’opuscolo realizzato dai pensionati Cgil del Veneto sul decreto sicurezza da poco approvato dal governo. Si tratta di uno strumento semplice e agevole per capire chiaramente cosa prevede la legge 132 approvata lo scorso 1° dicembre. Un vademecum in cui si spiegano i contenuti principali del decreto e anche i rilievi di incostituzionalità che sono stati sollevati.
Ma perché i pensionati della Cgil hanno sentito la necessità di fornire indicazioni e chiarimenti su questa materia? Perché aver trattato nella stessa legge la sicurezza pubblica e l’immigrazione ha creato un pericoloso legame tra la presenza delle persone immigrate nel nostro paese e l’esistenza di un problema di sicurezza. Un’equazione che non trova fondamento nella realtà dei fatti ma che invece contribuisce a creare un clima xenofobo e razzista nel nostro paese. Quindi è necessario spiegare di cosa si tratta per non fondere il diritto a sentirsi sicuro con la violazione dei più elementari diritti democratici.
Cosa prevede e cosa cambia precisamente il decreto?
Innanzitutto viene abolita la protezione umanitaria per i richiedenti asilo. Viene inoltre estesa la possibilità di trattenere i migranti nei CPR (ex CIE). Ma ci sono anche le restrizioni del sistema di accoglienza, che l’opuscolo dei pensionati veneti spiega chiaramente, punto per punto. Tra le misure maggiormente discriminatorie, c’è quella che esclude i richiedenti asilo dall’iscrizione al registro anagrafico. Si prevede inoltre una modifica alla legge sulla cittadinanza. E ancora, misure su braccialetto elettronico, taser e daspo.
Ma l’opuscolo dei pensionati veneti della Cgil non finisce qui. Oltre a illustrare in modo semplice e chiaro tutte le misure contenute nel decreto sicurezza, presenta anche un riepilogo di tutte le ultime operazioni di salvataggio in mare, da Mare nostrum a Triton. E, infine, spazio a un piccolo glossario per orientarsi correttamente nella complessa materia.