Coronavirus. Ecco tutte le restrizioni fino al 3 aprile

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Ieri sera, lunedì 9 marzo, il Governo ha deciso di estendere le misure che regolavano solo le zone rosse anche al resto del paese. Vediamo cosa succede con l’estensione del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri, denominato anche Decreto “Io resto a casa”, a tutta Italia.

Le regole sono uguali su tutto il territorio nazionale e valgono dal 10 marzo al 3 aprile. Non sono dunque previste zone rosse.

Gli spostamenti sono da evitare e tutti sono invitati a restare a casa. Si può uscire per andare a lavoro (ma solo per “comprovate esigenze lavorative”) o per ragioni di salute o altre necessità ma si deve essere in grado di provarlo con l’autodichiarazione che può essere resa sui moduli già in dotazione alle forze di polizia o scaricabile on line. È consigliato lavorare a distanza o prendere ferie o congedi. Si può anche uscire per acquistare generi alimentari o medicine.

Chi si trova fuori dal proprio domicilio, abitazione o residenza potrà rientrarvi fermo restando che poi si potrà spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.

Se si ha febbre o sintomi da infezione respiratoria, non bisogna uscire di casa e bisogna contattare subito il proprio medico e limitare al massimo il contatto con altre persone.

È consentito uscire di casa per fare attività motoria all’aperto, purché non in gruppo.

Se abbiamo un parente anziano non autosufficiente e dobbiamo assisterlo dobbiamo farlo prendendo tutte le precauzioni e dunque bisogna proteggere i nostri anziani dai contatti il più possibile.

Gli uffici pubblici restano aperti, ma continuano ad essere sospese le attività didattiche e formative nelle università, nelle scuole, nei nidi, nei musei e nelle biblioteche. Resta però la possibilità di svolgere le attività didattiche a distanza.

Sono chiuse le palestre, i teatri, i musei e i cinema e tutti gli altri luoghi di cultura.

I bar e i ristoranti possono aprire dalle 6 alle 18 ma con l’obbligo di predisporre le condizioni per garantire la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro.

Sono sospese inoltre tutte le cerimonie civili e religiose, le messe e la preghiera del venerdì per la religione islamica. Nei luoghi di culto si può accedere purché si mantenga la distanza di almeno un metro.

Gli spostamenti per turismo sono assolutamente da evitare.