"Concrete. Dalle idee, il fare". Al via l'Assemblea nazionale delle donne Spi Cgil

0
1449

Concrete. Dalle idee, il fare“. Al via oggi a Verona l’Assemblea nazionale delle donne dello Spi Cgil. Tre giorni di confronto, dibattito, approfondimento sulle politiche di genere, alla vigilia della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. Un’occasione particolarmente significativa perché cade nel settantesimo anniversario del voto delle donne.  Protagoniste del confronto saranno le delegate provenienti da tutta Italia. Interverranno il segretario generale dello Spi Ivan Pedretti e il segretario generale della Cgil Susanna Camusso.

Il programma e il documento dell’assemblea

Oggi in apertura i saluti dell’Amministrazione comunale di Verona, del segretario generale della Camera del Lavoro di Verona, Michele Corso, e di Rita Turati, segretaria generale Spi Cgil Veneto. L’avvio dei lavori sarà affidato nel pomeriggio a Lucia Rossi, segretaria nazionale Spi Cgil. A seguire, gli interventi di Carla Cantone, segretario generale Ferpa, Livia Piersanti segretaria nazionale Uilp-Uil, e Patrizia Volponi, segretaria nazionale Fnp-Cisl. Domani la giornata sarà dedicata al dibattito, con gli interventi di tutte le delegate chiamate a partecipare.

Nei prossimi giorni la discussione sarà arricchita da alcuni interventi. Gaetano Sateriale, coordinatore del Piano del Lavoro della Cgil, parlerà di contrattazione sociale e politiche di genere; Stefano Ciccone, dell’Associazione Maschile Plurale, ci spiegherà come la battaglia contro la violenza sulle donne chiami direttamente in causa gli uomini; infine, Imma Tromba, dell’Associazione Donne in Rete contro la violenza, ci racconterà l’esperienza dei centri antiviolenza in Italia; Elisa Marchetti dell’Udu e Giulia Titoli della Rete degli Studenti Medi parleranno invece del dialogo intergenerazionale.

Come ha spiegato ieri Lucia Rossi nel suo intervento sulle pagine de L’Unità, “parlare di politiche di genere oggi vuol dire fare i conti con pratiche quotidiane e bisogni concreti. Vuol dire tener conto delle necessità del territorio, di donne e uomini alle prese con condizioni di vita rese più difficili dalla crisi. Il sistema di welfare come insieme di diritti universali di cittadinanza non risponde più a quello che abbiamo rivendicato per anni: la presa in carico globale delle persone”.

Nonostante gli indubbi progressi fatti in questi anni emergono ancora con forza le difficoltà delle donne in vari ambiti. Per questo le donne dello Spi intendono continuare a dare il proprio contributo nella negoziazione sociale e nella definizione di politiche nazionali per poter dare risposte concrete alle tante donne iscritte al nostro sindacato.

Bisogna poi continuare ad agire con tenacia contro la violenza sulle donne e il femminicidio. Ma quando si parla di violenza bisogna pensare anche i maltrattamenti rivolti alle donne anziane che vengono ospitate nelle varie strutture residenziali. Povere, sole e fragili.

C’è poi un’altra emergenza di fronte alla quale le società occidentali appaiono smarrite e prive di strumenti culturali e politici per affrontare la situazione: quella dei massicci flussi migratori. Tra i migranti, le donne (insieme ai minori e agli anziani) sono le più vulnerabili.

L’Assemblea nazionale delle donne affronterà questi ed altri temi con l’obiettivo di individuare i problemi da affrontare e mettere a punto azioni concrete ed efficaci per rispondere adeguatamente.
“Sono passati 70 anni dal primo voto delle donne. Se vogliamo attualizzare quella grande conquista dobbiamo esserci”, spiega Lucia Rossi, “le donne dello Spi Cgil ci sono. Con tutta la loro concretezza”.