Cani, gatti, ma anche tartarughe e canarini: quattro over 65 su dieci, ovvero 2,1 milioni di persone, non rinunciano ad un animale domestico, compagnia che il 93% degli anziani giudica importante.
Quasi nove su dieci di coloro che dichiarano di possedere un animale domestico hanno un cane (54%) o un gatto (33%). A poco meno della metà del campione analizzato l’animale domestico è stato regalato, un quarto lo ha trovato e solo uno su dieci lo ha acquistato in un negozio di animali. Uno su due dichiara di occuparsene in prima persona e spesso l’animale da compagnia è occasione per uscire, muoversi e avere contatti con altre persone.
L’80% porta «fido» a passeggio ogni giorno, l’85% lo porta regolarmente dal veterinario. Rispetto ad altre fasce di età, inoltre, gli anziani sembrano più sensibili nei confronti degli amici a quattro zampe e meno inclini ad abbandonarli. Per loro sono infatti veri e propri compagni di vita. Il 38% li porta con sé in vacanza, la metà li lascia nelle abitazioni di parenti o amici, il 12% in strutture apposite. Ma ben il 20% ha rinunciato ad una vacanza perché la struttura di destinazione non accettava animali.
Il possesso di un animale domestico, unito ad una corretta alimentazione, produrrebbe 4mld di euro di risparmi annuali per il SSN nella gestione delle malattie croniche come ipertensione, diabete, depressione. L’attività fisica legata al possesso di un animale, contribuisce alla prevenzione e al contrasto delle patologie metaboliche. Mentre la sola presenza di un animale da compagnia contribuisce alla riduzione dell’ipertensione oltre a rappresentare un efficace mezzo di contrasto della solitudine e della depressione.
(Fonte: Ansa)