Benvenuti in condominio

0
1483

«Signora, il suo cane fa troppo rumore». «Il suo cane sporca sempre le scale». Quante volte ci è capitato di ascoltare frasi simili nel nostro palazzo? In effetti, i motivi per cui tra condòmini si litiga di più sono proprio gli animali domestici e i loro comportamenti. È meglio quindi sapere cosa fare nel caso decidessimo di portarne uno in casa. Va detto che in base alla legge n. 220/2012, quella che ha riformato il condominio, non si può vietare a nessuno di tenere un animale in casa. L’articolo 16, infatti, prevede che nei regolamenti condominiali non si possano inserire clausole che negano o limitano la libertà di possedere nel proprio appartamento un animale domestico, riconoscendo così il «diritto alla coabitazione con il proprio animale». Per animale domestico si intende, ovviamente, un animale che può vivere in un appartamento ed è posseduto per ragioni affettive, compatibilmente con le sue esigenze etologiche e nel rispetto della normativa. Si parla quindi di: gatti, cani, uccellini da gabbia, roditori, pesci da acquario, furetti, criceti. Divieto assoluto, invece, per gli «animali pericolosi», come previsto dalla legge 150 del 1992.