A Pordenone, la festa di LiberEtà

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Non solo dibattiti, ma anche proiezione dei cortometraggi Spi Stories 2022, satira e premiazione dei Liberattivi. A Pordenone ieri, 13 settembre, è tornata la Festa di LiberEtà, sospesa per oltre due anni a causa della pandemia. Centinaia i pensionati e le pensionate che hanno partecipato alla dodicesima edizione dell’evento al quale è intervenuto Stefano Landini, segretario organizzativo dello Spi Cgil nazionale.

«Ci siamo rivisti dal vivo dopo tanti mesi, un po’ come fosse anche per noi il primo giorno di scuola ed è stato un bel momento di festa – ci ha raccontato Roberto Treu, segretario generale dello Spi del Friuli Venezia Giulia -. Ne avevamo tutti bisogno dopo due anni in cui ci è stata tolta la possibilità di stare insieme e incontrarci in libertà. Un’occasione per rilanciare LiberEtà, rivista che i nostri iscritti apprezzano molto per gli approfondimenti, la qualità dei contenuti e gli stimoli che offre».

LiberEtà è il mensile dei pensionati, delle pensionate e delle loro famiglie e si propone, oramai da decine di anni, – nel 2021 abbiamo compiuto 70 anni – di offrire a lettrici e lettori un’informazione corretta e comprensibile, libera da bufale e falsi allarmismi. Lo fa attraverso reportage, racconti, analisi, informazioni utili su salute, risparmio, pensioni e attualità nelle 96 pagine che arrivano in tutta Italia e all’estero a circa 130 mila famiglie. «Il nostro impegno – ha aggiunto il segretario regionale – è quello di far sì che nelle nostra regione il numero di queste famiglie aumenti sempre di più».

Durante la festa di Pordenone si è parlato anche di sanità e di servizi sociosanitari, ma in maniera differente dal solito: attraverso delle scene satiriche che hanno raccontato proprio il mondo della sanità in Friuli Venezia Giulia. «Si tratta di alcune piece teatrali – ha spiegato Treu – che stiamo portando in varie città della nostra regione, sono satiriche e paradossali e riguardano vari argomenti inerenti la sanità: le lunghe liste d’attesa, la scarsità dei medici di medicina generale ad esempio. Un modo per portare all’opinione pubblica il tema della sanità, gestita da una regione che non vuole parlare coi sindacati e fare contrattazione partecipativa. I testi sono scritti da una regista e recitati da due attori locali».

Sono stati poi proiettati i cortometraggi finalisti al concorso Spi Stories 2022, “Look Aorund di Giuseppe Ferlito, Giovanni di Marco Di Gerlando e Ludovica Gibelli e Pinocchio di Emilio Guizzetti, finalisti al premio nazionale Liberetà. In chiusura della giornata si è tenuta la premiazione di dieci Liberattivi: gli attivisti che si sono distinti nella diffusione del nostro giornale. A loro è stato a consegnato un diploma di riconoscimento per il lavoro svolto nel proprio territorio.