L’ultimo aiuto previsto dal decreto “Aiuti ter” della gestione Draghi sarà per i dipendenti e per chi è in pensione ma non solo. I beneficiari saranno circa 8 milioni. Ecco chi ne ha diritto e come richiederlo
Sarà di centocinquanta euro l’importo del bonus una tantum che a novembre ventidue milioni di italiani troveranno in busta paga o nel cedolino della pensione.
Si tratta di una misura prevista dal governo Draghi nel decreto “Aiuti ter”, approvato lo scorso 16 settembre, che ha stanziato la cifra di 3,2 miliardi per arginare, almeno in parte, l’aumento dei prezzi. Il sussidio spetta a lavoratori dipendenti, pensionati, titolari di contratti di collaborazione, lavoratori domestici il cui reddito nel 2021 non abbia superato i ventimila euro (limite ritoccato al ribasso rispetto al precedente bonus di duecento euro che prevedeva un tetto massimo di reddito di 35.000 euro).
I lavoratori dipendenti, con esclusione di quelli domestici, la cui retribuzione imponibile del mese di novembre non superi i 1.538 euro, riceveranno il bonus in via automatica nella busta paga di questo mese, previa dichiarazione di non percepire altre prestazioni incompatibili con esso. L’indennità spetta una sola volta – anche nel caso di più rapporti di lavoro – e non costituisce reddito ai fini fiscali e previdenziali. I beneficiari saranno circa 6,6 milioni.
Per i pensionati sarà l’Inps a pagare automaticamente il bonus. Per averlo bisogna essere residenti in Italia, titolari di uno o più trattamenti di pensione o assegno sociale, di
pensione o assegno per invalidi civili, ciechi e sordomuti, nonché di trattamenti di accompagnamento alla pensione, e di reddito personale assoggettabile a Irpef non superiore per il 2021 a ventimila euro.
Ne beneficeranno 8,3 milioni di persone. Lavoratori domestici e disoccupati. I lavoratori domestici già beneficiari del bonus di duecento euro riceveranno (senza domanda e senza limite di reddito) l’indennità direttamente dall’Inps. L’istituto pagherà i 150 euro anche ai disoccupati che a novembre percepiranno la Naspi e a coloro che nel 2022 ricevono l’indennità di disoccupazione agricola di competenza del 2021.
Co.co.co., dottorandi, assegnisti di ricerca riceveranno il bonus previa domanda. Devono avere un reddito inferiore a ventimila euro, non devono essere titolari del bonus di
duecento euro, non devono essere iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie.
Le famiglie con reddito di cittadinanza riceveranno la somma d’ufficio, purché nel nucleo non ci siano beneficiari di altre indennità.
Gli stagionali, a tempo e intermittenti e gli iscritti al fondo pensione lavoratori
dello spettacolo riceveranno il bonus dietro presentazione della domanda. Per loro
sono previsti: tetto di ventimila euro di reddito e almeno cinquanta giornate
lavorate nel 2021.
Il bonus sarà invece automatico per gli stagionali di turismo, terme, spettacolo e sport. Per i lavoratori autonomi è previsto che l’indennità da 200 euro del dl aiuti
bis (per redditi fino a 35 mila euro) sia incrementata di 150 euro a
condizione che, nel 2021, abbiano percepito un reddito complessivo fino
a ventimila euro.
Gli autonomi senza partita Iva, invece, avranno l’indennità così come gli
incaricati alle vendite a domicilio già beneficiari del bonus di duecento euro.