Locri. In migliaia in piazza contro le mafie

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Si svolge oggi a Locri, e in contemporanea in 4000 luoghi in tutta Italia, la XXII Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera e Avviso Pubblico. Dopo le scritte apparse ieri in città ieri, la risposta di don Luigi Ciotti: “Oggi siamo tutti sbirri”. Alla manifestazione, oltre alla Cgil, anche il Sindacato pensionati italiani della Cgil.

 

Il tema della giornata, “Luoghi di speranza e testimoni di bellezza”, richiama proprio l’importanza di saldare la cura dell’ambiente e dei territori con l’impegno per la dignità e la libertà delle persone. Una manifestazione che chiama tutti a esercitare allo stesso tempo il ruolo di testimone, custode della memoria, esercitando le proprie responsabilità di persona, di cittadino, di abitante – ospiti e custodi – della Terra.

Locri, come piazza principale, per stare vicino a chi – in Calabria , come in altre regioni – non si rassegna alla violenza mafiosa, alla corruzione e agli abusi di potere. Per la forza e l’attualità della ‘ndrangheta, che oggi è l’organizzazione criminale più attiva. Ed è la più forte non solo per il numero degli affiliati, ma anche per il consenso che riesce ad avere in molti strati sociali. È l’organizzazione criminale italiana più diffusa nel mondo e quella che meglio può riciclare all’estero i profitti illeciti. Perché Libera, che a quella terra è particolarmente legata, vuole testimoniare e valorizzare il positivo di tante realtà, laiche e cattoliche, istituzionali e associative, impegnate per il bene comune, per la dignità e la libertà delle persone. Una edizione quest’anno, importante , perché lo scorso 1 marzo 2017, con voto unanime alla Camera dei Deputati, è stata approvata la proposta di legge che istituisce e riconosce il 21 marzo quale “Giornata della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime delle mafie”.

“Tutta l’Italia vi deve solidarietà per il vostro dolore, rispetto per la vostra dignità, riconoscenza per la vostra compostezza, sostegno per la vostra richiesta di verità e giustizia. Per questo desidero dirvi che le vostre ferite sono inferte al corpo di tutta la nostra società, di tutta l’Italia”. Lo ha detto ieri il Capo dello Stato Sergio Mattarella rivolgendosi a familiari delle vittime innocenti di mafia che ha incontrato, sempre a Locri per la giornata della Memoria di Libera. “Voi – ha aggiunto Mattarella, a sua volta familiare di vittima di mafia – portate il carico maggiore della violenza mafiosa. Il ricordo dei vostri morti, martiri della mafia rappresenta la base sulla quale costruiamo, giorno dopo giorno, una società più giusta, solidale, integra, pacifica. Partecipando, oggi qui a Locri o altrove, in altre manifestazioni per la legalità e contro la mafia, date una testimonianza morale e civile di come la violenza, la sofferenza, la morte e la paura non possono piegare il desiderio di giustizia e di riscatto. “.

La lettura dei nomi delle vittime innocenti delle mafie e i tanti momenti di ricordo e approfondimento, nello stesso giorno, alla stessa ora unirà Locri con i 4000 luoghi in tutta Italia e in Europa e in America Latina. Un 21 marzo diffuso su tutto territorio nazionale, da Verbania a Olbia attraversando Rimini, Prato, Ostia, Napoli, Bari, Trapani. E che supera i confini nazionali. Attraverso la rete latinoamericana di ALAS – América Latina Alternativa Social, il 21 Marzo sarà condiviso con le associazioni messicane, colombiane e argentine rispettivamente a Città del Messico, Bogotà e Buenos Aires. In Europa invece le iniziative previste riguarderanno Parigi, Morges e Losanna , Berlino, Madrid e Bruxelles. A sottolineare – non solo simbolicamente – che per contrastare le mafie e la corruzione occorre sì il grande impegno delle forze di polizia e di molti magistrati, ma prima ancora occorre diventare una comunità solidale e corresponsabile, che faccia del “noi” non solo una parola, ma un crocevia di bisogni, desideri e speranze.