venerdì 19 Aprile 2024
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Ucraina, ecco come il nostro paese sta aiutando i rifugiati

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Ucraina, ecco come il nostro paese sta aiutando i rifugiati

Sono tante le realtà che in questi giorni stanno sostenendo la popolazione civile che scappa dalla guerra: due milioni di persone, secondo l’Unhcr, in gran parte accolti nei paesi vicini. In pochi giorni hanno varcato le nostre frontiere 24mila profughi. La Cgil ha lanciato una sottoscrizione tra lavoratori, pensionati e studenti dedicata al sostegno umanitario sul campo e anche all’accoglienza dei rifugiati in Europa e in Italia. I fondi saranno girati esclusivamente attraverso sindacati locali, entità e associazioni di assoluta garanzia che operano nel campo dell’aiuto umanitario.
https://www.cgil.it/la-cgil/aree politiche/internazionale/2022/03/08/news/la_cgil_con_il_popolo_ucraino-1932215/

Secondo l’Unhcr oltre due milioni di persone, per lo più donne e bambini, sono in fuga dall’Ucraina in guerra. La maggior parte di loro si sta dirigendo a piedi o con mezzi di fortuna verso Polonia, Ungheria, Slovacchia, Repubblica di Moldova e Romania. Ma – se possibile – è ancora peggiore la condizione di quanti sono intrappolati sotto le bombe senza cibo, acqua potabile e medicine a Mariupol, Kiev, Karkhiv e in tanti altri centri minori.
Solo negli ultimi giorni, hanno attraversato il confine Italo-sloveno circa 24 mila profughi e migliaia di famiglie già sono pronte, attraverso le organizzazioni del Terzo settore, a offrire loro accoglienza. Insomma, la macchina degli aiuti umanitari in Italia sta girando a pieno ritmo. Grandi associazioni di comprovata esperienza internazionale, piccole Ong, enti religiosi, comuni, scuole e università si sono messi in moto in una corsa inarrestabile di solidarietà. Non tutti raccolgono lo stesso genere di aiuti umanitari. Alcuni sono specializzati in viveri in scatola a lunga conservazione, altri in medicine e prodotti per bambini, altri ancora in coperte e ospedali da campo. La scelta migliore per i cittadini che vogliono dare una mano o un contributo economico è sempre quella di chiamare il punto di raccolta scelto per chiedere gli orari di apertura e quali sono i materiali davvero necessari.
Le prime a muoversi sono state le associazioni non profit ucraine o italo-ucraine residenti da tempo in Italia. In prima linea, c’è la Croce Rossa ucraina, che lavora insieme al ministero della Salute del governo e ha concentrato il suo intervento sull’aiuto degli sfollati rimasti nel paese in guerra. Il primo convoglio composto di quattro Tir ha già portato a destinazione: trauma kit, farmaci generici, chirurgici e post-traumatici. Un secondo carico di aiuti, insieme al Dipartimento della protezione Civile e alla Croce Rossa italiana, ha montato duecento tende in grado di ospitare mille persone a Prochowice in Polonia.
https://cri.it/emergenzaucraina/

Il Consolato generale d’ucraina ha pubblicato su Facebook un elenco di punti di raccolta in varie città del nord d’Italia da contattare telefonicamente per avere informazioni su cosa si può fare e di quali beni c’è maggiore urgenza.
https://www.facebook.com/milan.mfa.gov.ua/posts/2024625281050461

L’Anci, l’Associazione nazionale dei comuni ha aderito alla campagna di raccolta fondi lanciata dalla Croce Rossa Italiana, Unicef e Unhcr con il sostegno della Rai. Inviando un sms, o con una chiamata da rete fissa al numero 45525, è possibile dare un contributo alle organizzazioni umanitarie che prestano aiuto sanitario e psicologico ai confini dell’Ucraina.
Qui sono disponibili tutte le informazioni  https://www.facebook.com/UNICEF-Italia/photos/a.128471887307/10158666072057308/

La Cgil ha lanciato una sottoscrizione tra lavoratori, pensionati e studenti dedicata al sostegno umanitario sul campo e anche all’accoglienza dei rifugiati in Europa e in Italia. I fondi saranno girati esclusivamente attraverso sindacati locali, entità e associazioni di assoluta garanzia che operano nel campo dell’aiuto umanitario.
https://www.cgil.it/la-cgil/aree-politiche/internazionale/2022/03/08/news/la_cgil_con_il_popolo_ucraino-1932215/

Infine, il sito di informazione Open ha divulgato una mappa in continuo aggiornamento, creata da due ragazzi bielorussi, Alexei Sytov e Elena Lukashova. Dentro c’è di tutto, dagli oratori ai piccoli negozi in Italia, che stanno fattivamente facendo qualcosa per raccogliere materiali e sostenere in tanti modi la popolazione civile. Qui il link:  https://www.open.online/2022/03/07/guerra-ucraina-mappa-centri-raccolta-aiuti/