Terremoto. Progetto Cgil e Spi per aiutare le popolazioni colpite dal sisma

0
1243

Cgil e Spi a fianco dei terremotati del Centro Italia, non solo nella fase dell’emergenza. Da oggi, e per i mesi a venire, parte il progetto “Adotta un Camera del Lavoro e il suo territorio, adotta una lega Spi Cgil e i suoi anziani”, presentato nel corso di una conferenza stampa dal Segretario generale della Cgil Susanna Camuso e dal Segretario generale dello Spi Cgil Ivan Pedretti.  “L’obbiettivo – ha detto Susanna Camuso – è far sì che non si spengano riflettori sul sisma che ha distrutto una vastissima area di territorio montano, con centinaia di piccoli comuni e decine di migliaia di persone sfollate, alle quali vogliamo portare ogni aiuto possibile”.

In una zona del paese nella quale strade e ferrovie non permettono transiti e trasporti veloci e dove è ancora un problema l’utilizzo dei cellulari per mancanza di ripetitori, con questo progetto, Cgil e Spi vogliono rendere più strutturate le attività di supporto alle popolazioni. Le Camere del lavoro e le leghe Spi Cgil che svolgono normalmente le loro attività, potranno adottare  quelle strutture “sorelle” che il terremoto ha raso al suolo o reso inutilizzabili. Acquisteranno o doneranno mezzi idonei agli spostamenti in quelle aree, apriranno sedi provvisorie per espletare servizi utili ai cittadini sfollati, spostando personale in grado di svolgere questo delicato lavoro.

“Siamo di fronte a una situazione più complessa di quanto possa sembrare”,  ha affermato nel suo intervento Ivan Pedretti. “La maggior parte della popolazione è composta da persone anziane. Le badanti che assistevano i più fragili sono andate via. Il continuo tremare della terra ha creato sta producendo fenomeni delicati dal punto di vista psicologico. C’è bisogno di farmaci da portare in loco, di pratiche da sbrigare, di mezzi adatti a girare in quel territorio. Si tratta di persone che si sentono sole. Almeno sino a primavera, molti di loro alloggeranno in alberghi sulla costa e lontani dai loro luoghi. Il progetto messo in campo da Cgil e Spi  vuole dire a tutte queste persone, staremo con voi, giorno dopo giorno. Non sono poche, ad esempio, le persone non autosufficienti ancor più bisognose di aiuto. Per loro – ha aggiunto Pedretti – chiederemo al Governo, che sul tema generale  della non autosufficienza ci ha convocati per domani, di aumentare le risorse del Fondo nazionale”.

“Funzionari, volontari e attivisti sindacali che operano fuori dalle zone terremotate, passeranno lì qualche periodo”, ha precisato Camusso. “Il nostro intervento non vuole assolutamente essere sostitutivo al lavoro svolto dalla Protezione civile o ad altre strutture già all’opera. Semmai integriamo la loro attività perché c’è bisogno che il tasso di attenzione verso le persone sia più alto. Così intendiamo dare il nostro contributo alla realizzazione di una rete di intervento sulle realtà terremotate”.