giovedì 25 Aprile 2024
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La storia ci parla. Studenti e pensionati insieme in Abruzzo

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La storia ci parla. Studenti e pensionati insieme in Abruzzo

C’è una parte significativa del nostro paese che continua a crederci, che continua a difendere i valori fondativi della nostra Repubblica, da farli rivivere oggi, come allora, con forza e convinzione. Accade così che un gruppo di studenti abruzzesi decidano di mettersi a studiare la storia della linea Gustav, per capirne il senso, per farne tesoro, per farne uno strumento per leggere il presente.

L’idea è venuta al sindacato dei pensionati della Cgil che ha invitato gli studenti di quattro scuole superiori della provincia di Chieti e di Isernia a studiare ciò che accadde tra il 1943 e il 1944 e a elaborare delle riflessioni proprie. Insomma, partire dalla storia di ieri per leggere il presente di oggi. I ragazzi hanno lavorato insieme ai professori, prima partecipando attivamente agli incontri con i volontari e gli attivisti dello Spi Cgil. Poi lavorando a elaborati e video che verranno presentati martedì 28 maggio al Teatro Aventino in provincia  di Chieti.

La linea Gustav, voluta da Hitler nel 1943 durante la seconda guerra mondiale, divideva di fatto la penisola italiana in due. A Nord, il territorio in mano alla repubblica sociale italiana e alle truppe tedesche, a sud gli Alleati. La sua funzione era quella di ritardare l’avanzata delle forze alleate. Le popolazioni dell’Abruzzo, ma anche quelle al confine tra Lazio e Campania, subirono pesantemente le conseguenze della guerra: razzie, distruzioni, rastrellamenti, stragi ed eccidi. E ancora, bombardamenti, devastazioni, saccheggi, stupri di massa.

“L’obiettivo del nostro progetto”, ci spiega Antonio Iovito che è il segretario generale dello Spi di Abruzzo e Molise, “è quello di far studiare la storia in modo diverso, creativo. Far capire ai ragazzi che la storia non è lettera morta ma è una materia viva su cui si può lavorare. Un patrimonio che tutti dobbiamo conoscere, anche per non abbassare mai la guardia di fronte agli attacchi alla libertà e alla democrazia che purtroppo, pericolosamente, si registrano sempre più di frequente nel nostro paese”. Dunque, conoscere le atrocità del passato ma anche la resistenza dei partigiani, anche per avere una visione più compiuta sull’oggi.

All’evento del 28 maggio parteciperanno tutti gli studenti e i professori che hanno partecipato al progetto, insieme ad Antonio Iovito e a Maria Rosaria La Morgia, presidente dell’associazione “Il sentiero della Libertà”, da sempre impegnata sui temi dell’antifascismo. L’associazione abruzzese promuove ormai da anni un cammino sui monti per ripercorrere i sentieri del passato. Il cammino si svolge ogni anno dal 3 al 5 maggio e coinvolge tante tante persone.

“Come sindacato dei pensionati pensiamo sia fondamentale dialogare anche con tutte le altre associazioni e realtà presenti sul territorio”, ci ha spiegato Iovito. “Solo così possiamo valorizzare i nostri centri, le nostre aree interne, rileggerne ruolo e funzione e importanza strategica anche a partire da ciò che furono nel nostro passato più recente”.

Gli istituti coinvolti sono il liceo scientifico Galileo Galilei di Lanciano (Ch), il liceo linguistico “De Titta” di Lanciano (Ch), Istituto Tecnico Industriale “Mattei” di Isernia e il liceo scientifico Algeri Marino Casoli (Ch).