giovedì 25 Aprile 2024
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I giovani e la memoria in un’iniziativa della Cgil e dello Spi di Rieti

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I giovani e la memoria in un’iniziativa della Cgil e dello Spi di Rieti

Una ventina tra filmati, testi e pièce teatrali, realizzati dagli studenti delle scuole di Rieti, per non dimenticare quale fu il sacrificio della popolazione reatina durante l’occupazione nazifascista tra l’8 settembre e la fine di giugno del 1944.
Tra questi, 7 lavori ( 3 con borsa di studio piena e 4 ex equo) sono stati premiati lo scorso 3 maggio, a conclusione del concorso di storia locale “I giovani e la memoria”, promosso da Cgil, Spi, Flc regionali e locali, dalla sezione dell’Anpi “B. Trentin” di Rieti Roma, con la collaborazione di ATP di Rieti, della provincia di Rieti e del comune di Castelnuovo di Farfa, nel corso di un’iniziativa che si è tenuta nell’aula magna della Sabina Universitas, e che ha visto la partecipazione di tanti giovani studenti con i loro insegnanti.

Una cerimonia che ha avuto momenti toccanti, anche grazie al lavoro svolto dagli studenti delle scuole reatine, alcuni dei quali under 14, sui dieci mesi di durissima occupazione che riguardarono tutto il territorio provinciale, allora retrovia del fronte di Cassino.

Per citare solo alcune delle storie riportate dagli studenti, c’è quella decritta dagli allievi della scuola di Petrella del Salto, che hanno recuperato la commovente vicenda della giovane Cleonice Tomassetti, classe 1911 e originaria di Capradosso, che fu arrestata, picchiata senza pietà e fucilata il 20 giugno del 1944 a Verbania nei pressi del lago Maggiore, per la sua attività antifascista.

Il filmato presentato dalla scuola di Torricella in Sabina e interpretato dai suoi giovanissimi studenti, ha raccontato cosa furono le leggi razziali in Italia e l’ha fatto scegliendo due frasi che resteranno nel ricordo dei presenti: “mi addormentai bambino, mi svegliai ebreo” e “libertà è partecipazione”, due espressioni tratte dalla canzone di Giorgio Gaber che chiude il filmato.

Le scuole di Rieti e Cantalice invece hanno invece presentato quattro racconti sull’epopea resistenziale dei mesi di marzo e aprile 1944, quando molti giovani reatini insorsero contro l’occupazione, pagando in alcuni casi con la tortura e la morte il loro impegno. La battaglia del monte Tancia fu l’episodio più importante della guerra tra partigiani e truppe tedesche.

Alcuni dei docufilm sono stati definiti “professionali” dagli organizzatori, e potrebbero essere usati in seguito come audiovisivi didattici.

«L’obiettivo dell’iniziativa – ha commentato Walter Filippi, segretario generale dello Spi Cgil di Rieti Roma Est Valle dell’Aniene – è stato di invitare le nuove generazioni a riflettere sulle forme della convivenza civile, sui valori della democrazia e della pace, sul rispetto della dignità umana, sugli ideali di fratellanza e solidarietà, sul sentimento di cittadinanza, stimolando la capacità di analisi dei problemi attuali e favorendo il valore della continuità tra le generazioni. Lo studio e la ricerca della storia locale possono aiutare i giovani, infatti, a comprendere meglio le proprie radici rendendoli testimoni consapevoli della propria storia».

«Una parte della nostra storia che non dobbiamo dimenticare», hanno sostenuto la Cgil e l’Anpi, lanciando nel 2018 il progetto di questo concorso con l’assegnazione di borse di studio, approvato dal Ministero dell’istruzione,e patrocinato dalle amministrazioni di Rieti e di Castelnuovo di Farfa. «Un concorso – concludono gli organizzatori del premio – che oggi possiamo definire un successo e che senz’altro sarà rilanciato nei prossimi anni scolastici».