Emilia Romagna SPInpiazza: il sindacato dei pensionati della Cgil per una settimana nelle piazze della regione

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Duecentoventi piazze in tutta l’Emilia Romagna: lo Spi sarà presente con centinaia di appuntamenti in tutte le province e in tutte le leghe della regione dal 3 all’11 settembre.
«É un momento importante di partecipazione e protagonismo dello Spi – ci racconta Raffaele Atti, segretario generale del sindacato dei pensionati della Cgil Emilia Romagna – in una fase di grande delicatezza e preoccupazione per i pensionati. Vogliamo parlare e coinvolgerli direttamente e allo stesso tempo portare l’opinione pubblica a conoscenza della situazione di tante pensionate e tanti pensionati che a causa della nuova impennata delle bollette e dei prezzi dei beni di consumo stanno vivendo una condizione di grave indigenza e povertà».

È per questo che lo Spi vuole essere presente nel dibattito sul futuro che attende questo paese, segnalando le preoccupazioni derivanti dai programmi dei partiti della destra italiana. «Abbiamo sempre rivendicato la nostra autonomia dalla politica e anche in questa occasione non intendiamo dare indicazioni di voto – aggiunge il segretario generale -. Però al tempo stesso non possiamo chiudere gli occhi di fronte alla minaccia rappresentata dal programma elettorale delle forze di destra e dalla vocazione autoritaria da cui deriva. Il secondo appello che rivolgiamo a tutti i cittadini è quindi quello a un voto ragionato e informato. E non può che partire dalle nostre convinzioni profonde, dal nostro legame con le persone più svantaggiate e fragili, dagli stessi principi e ragionamenti che hanno mosso l’impegno e la mobilitazione di Spi e Cgil in questi anni».

In tutta l’Emilia Romagna quindi il sindacato dei pensionati sarà presente con banchetti e gazebo e le volontarie e i volontari informeranno i cittadini sui servizi che il sindacato fornisce (dai controlli sulla regolarità della “busta paga” del pensionato all’attivazione dello Spid) e sulle battaglie che porta avanti su temi di grande attualità sociale e politica: sanità pubblica, aiuto ai più fragili, un’equa riforma fiscale, la riforma delle pensioni.

«Proprio in campagna elettorale, pur mantenendo la propria abituale autonomia rispetto alle forze politiche,- sottolinea Atti – lo Spi invita tutti i cittadini alla partecipazione alle elezioni politiche e ripropone agli amministratori pubblici le richieste più pressanti del sindacato pensionati: una legge nazionale sulla non autosufficienza, la riforma delle pensioni, la lotta all’evasione fiscale e una politica fiscale più equa e all’insegna della progressività, più fondi alla sanità pubblica ancora impegnata nella lotta alla pandemia».

Il Parlamento è andato vicinissimo, come mai prima, ad approvare la legge sulla non autosufficienza ma la crisi politica e le elezioni ne hanno bloccato il percorso. Lo Spi chiede che ogni forza politica si impegni a riprendere l’iter della legge nel nuovo Parlamento.
Non solo: da mesi ormai lo Spi è impegnato assieme Fnp Cisl e Uilp nel mettere a disposizione la propria rete, che in Emilia-Romagna è particolarmente radicata, per fornire assistenza e informazione a tutte le persone anziane, accompagnandole nella gestione dello Spid. L’accordo che il sindacato ha firmato con Lepida e con la Regione ha attivato i cosiddetti “sportelli di prossimità” all’interno delle sedi sindacali in aiuto alle categorie più deboli. L’attività degli sportelli di prossimità consiste, oltre all’aiuto per la creazione del proprio Spid e all’uso dell’app LepidaID attraverso la quale è più semplice la procedura di riconoscimento, e all’utilizzo dello Spid per accedere ai diversi servizi: fascicolo sanitario elettronico, pagamenti digitali (PagoPA), app di servizi pubblici regionali (ER Salute). Il tutto nell’ottica di ridurre quel digital divide che rischia di escludere parte della popolazione anziana non avvezza all’utilizzo delle nuove tecnologie per accedere ai servizi pubblici.

Lo Spi Cgil riafferma anche il proprio impegno a fianco delle nuove generazioni per una società più giusta e meno precaria e nella lotta per la pace e contro i cambiamenti climatici, tutte emergenze che mettono a rischio soprattutto il futuro dei nostri giovani.

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